Bunker Manolas

Corriere dello Sport (R.Maida) – Il cementificio è stato costruito sulla ripetitività degli allenamenti e anche delle partite: l’allenatore del turnover sembra aver trovato i suoi cinque uomini fissi, i cinque giocatori che compongono la difesa migliore della Serie A. Senza nulla togliere a Juan Jesus, che però sostituendo Manolas nel secondo tempo di Roma-Sassuolo ha sbagliato sul gol di Missiroli, senza ignorare il contributo di Bruno Peres e Moreno, ormai le scelte per i titolari sembrano fatte. Almeno finché non si tornerà a giocare tre partite a settimana, chiaro: Florenzi terzino destro, Kolarov terzino sinistro, ManolasFazio coppia centrale e ovviamente in porta Alisson.

INSISTENZADi Francesco dovrebbe continuare con questi interpreti anche domani contro l’Atalanta, pur ricordando che nella partita d’andata, la prima del campionato, Juan Jesus fece un figurone come partner di Manolas e lo stesso Bruno Peres, prima di infortunarsi, seppe contrastare a dovere il Papu Gomez.

PILASTRO – Ma questo non è il momento di stravolgere ciò che funziona. In fin dei conti, è tanto vero che la Roma segni poco quanto è vero che conceda poco agli avversari. E il merito non può che essere dell’organizzazione difensiva. Non solo dei difensori, certo, ma di un’omogeneità tra i reparti che non può prescindere dal rendimento dei singoli. Come Kostas Manolas, che a giugno era praticamente fuori e che invece ha velocemente recuperato centralità all’interno della Roma, fino a meritarsi il rinnovo del contratto. «Non volevo andarmene – ha raccontato ieri a Sky – c’era un’offerta dello Zenit ed eravamo molto vicini ma alla fine sono rimasto. E sono felice di poter giocare ancora a lungo con questa maglia. Darò sempre il massimo per la Roma e per far felici i tifosi. In difesa tutto sta andando per il meglio, speriamo di continuare così. Non si diventa la migliore difesa del campionato per caso». Due giorni fa Monchi ha fatto un discorso alla squadra specificando l’importanza di una mentalità vincente, Manolas sottoscrive: «Sono d’accordo con le sue parole. A Roma bisogna vincere. Chi non ha questo spirito non merita di giocare in questa squadra».

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