Bufera arbitri: la Roma protesta

Il Messaggero (A. Angeloni) – Partiamo dall’immediato futuro: domani, Roma-Juve, arbitrerà Massa, che per la cronaca è il direttore di gara che ha espulso Mourinho durante l’ultima sfida contro i lNapoli dopo una plateale protesta per un fallo – a suo dire – non fischiato su Zaniolo. Quanto a Chiffi, invece, il direttore di gara di San Siro, non è tra i designati per la prossima di campionato.

Magari è una semplice rotazione, ma la sua performance dell’altra sera non è piaciuta ai vertici Aia. Passano le settimane e a quanto pare, come sostiene Mourinho, gli episodi contro la Roma non si compensano ma si accumulano, giornata dopo giornata. Diciamo che in questo, almeno in questo, la Roma ha trovato la sua continuità. Già, perché non si spiegano solo con gli errori arbitrali i soli 32 punti in classifica: la rosa, la mancanza di qualità, il carattere e così via. Ce n’è.

Gli errori arbitrali spiegano solo in parte, ma qualcosa dicono. La Roma si è fatta sentire e con i vertici Aia parla in continuazione: i rapporti sono buoni, la posizione della Roma è chiara, così come quella dei direttori di gara, che in passato hanno avuto problemi con Mourinho e con la squadra in genere, spesso considerata “ingestibile”.

I criteri arbitrali sono stati così diversi, così opposti, che non riesco a capire quello che dobbiamo dire all’allenatore e ai giocatori. Situazioni uguali hanno avuto criteri di giudizio totalmente opposti“, questo è Tiago Pinto, con data 2 novembre 2021. Era il giorno dopo RomaMilan (arbitro Maresca), sembra anche il giorno dopo MilanRoma (Chiffi, appunto).

Difformità, questa la parola chiave, emersa dopo la serata di San Siro, quando l’arbitro di Padova ha valutato diversamente episodi simili, dal secondo rigore concesso al Milan (fallo di Mancini su Leao) a quello non concesso alla Roma (Tonali su Zaniolo), dalle ammonizioni a Zaniolo e Karsdorp al rosso non concesso a Krunic. Per non parlare del fallo di mano di Abraham: un tocco che col passare dei minuti sembra sempre meno evidente, meno decisivo. Questi gli appunti della Roma e di tanti romanisti.

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