Bruno Peres & C. la Roma o mai più

Corriere dello Sport (R.Maida) – Sei giocatori in cerca di Roma. Per la verità ce l’hanno già, grazie ai lauti contratti firmati negli ultimi mesi, ma ancora non sanno se potranno tenersela vista l’aria di rinnovamento che promette il nuovo direttore sportivo Monchi: due terzini, Bruno Peres e Mario Rui; un difensore centrale, Juan Jesus; un regista, Paredes; due attaccanti, Perotti ed El Shaarawy.

IMPEGNI – Per molti di loro, pensate, la Roma deve ancora regolare i conti sui rispettivi acquisti: tra Bruno Peres, Mario Rui, Juan Jesus e Perotti usciranno dal prossimo bilancio, quindi quello che contabilizza il 2017/18, oltre 35 milioni. Non tutti verranno spesi perché non tutti faranno parte dell’organico della stagione che verrà.

BRUNO PERES – Il nodo più scorbutico eppure per certi versi più semplice da risolvere riguarda Bruno Peres, che ha deluso nella prima annata alla Roma dopo essere stato corteggiato per almeno tre estati da Sabatini. Spalletti, dopo aver insistito a lungo, lo ha tolto dalla formazione nelle ultime tre partite (e magari lo rilancerà stasera a Pescara). La Roma lo deve riscattare dal Torino per 14 milioni, bonus compresi, in più deve a Cairo una percentuale sulla futura vendita che potrebbe materializzarsi in estate se gli interessamenti di Siviglia e Galatasaray si rivelassero concreti. Intanto la Roma potrebbe limitare l’esborso con il Torino inserendo a parziale contropartita nell’affare il portiere Skorupski, che dopo due anni all’Empoli e il rigore parato ieri a Suso ha chiesto di giocare con continuità.

DIFENSORI – Situazioni diverse chiamano in causa Mario Rui e Juan Jesus. Il primo ha rovinato la sua stagione con la rottura del ginocchio avvenuta in estate, durante la tournée americana, e sta faticando a trovare la migliore condizione. Potrebbe rimanere, magari partendo come alternativa per la fascia sinistra, soprattutto se continuasse il regno di Spalletti, l’allenatore che ne ha indicato l’acquisto dall’Empoli. Juan Jesus invece ha cominciato malissimo, poi si è ripreso raggiungendo uno standard accettabile. Essendo difficile da piazzare a causa delle possibili minusvalenze (è costato 10 milioni) ha possibilità elevate di conferma, sapendo di non avere un ruolo da titolare designato.

IL GIOVANE – Ad acquisire importanza ambisce Leo Paredes, dopo una stagione di dubbi di mercato e di rendimento altalenante. Il suo avvenire, come ormai accade da due anni, è legato alle opportunità commerciali.

ATTACCANTI – Tra Perotti ed El Shaarawy poi uno dei due sembra di troppo, sul piano squisitamente numerico. Non a caso Monchi ha sondato il pupillo Jesus Navas, che si libera a parametro zero dal Manchester City. I due, che hanno in comune un passato nel Genoa, si giocano ogni volta il posto in squadra e, in prospettiva, potrebbero contendersi anche il futuro a Trigoria. Dipenderà dalle scelte di Spalletti, che qualche discussione con Perotti l’ha avuta, e dalle richieste che arriveranno. Perotti è di quattro anni più anziano (1988) ma ha anche caratteristiche diverse rispetto a tutti gli altri giocatori della Roma, avendo la capacità di saltare l’uomo. El Shaarawy invece ha dimostrato di essere una buona risorsa solo se gioca dall’inizio, mentre fatica a entrare in partita quando entra dalla panchina. Tutto resta aperto.

PRESTITI – Sembra invece deciso il destino dei giocatori che la Roma ha avuto in prestito: Vermaelen tornerà al Barcellona, Grenier al Lione. Lo stesso dovrebbe accadere con Szczesny, che tornerà nella disponibilità dell’Arsenal favorendo la promozione del brasiliano Alisson, portiere titolare della propria nazionale. Ma questa è un’altra storia.

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