Boniek: “Temevo il crollo della Roma dopo l’allontanamento di Spalletti ma i giallorossi stanno facendo bene” – AUDIO

Zibì Boniek, ex calciatore della Roma e attuale Presidente della Federcalcio Polacca, è intervenuto durante il programma La Signora in Giallorosso, in onda sulle frequenze di Tele Radio Stereo 92.7. Ecco le sue parole:

Bella vittoria della Polonia…
Abbiamo giocato bene e vinto, ora giochiamo col Montenegro e dobbiamo almeno pareggiare per essere qualificati matematicamente al Mondiale.

Non siete una squadra che difende il pareggio, attaccate in continuazione…
C’è grande entusiasmo. Nel nostro paese è così, i biglietti sono andati via in 5 minuti, tutta la nazione è a Varsavia a tifare la Nazionale. Da presidente vorrei che tutti andassero a casa felici, siamo favoriti ma servono umiltà e concentrazione per non sciupare questa occasione.

Avete ricreato l’entusiasmo della vecchia Polonia…
Sì, abbiamo sofferto il cambio politico del paese e abbiamo avuto un collasso, pian piano ci siamo rialzati ma sappiamo quali sono i nostri limiti. I budget delle nostre squadre sono bassi, ma spesso i nostri giocatori da giovanissimi vanno a giocare altrove. Abbiamo dei monti ingaggi bassi ma un buon sistema di allenamento.

Anche un buon allenatore…
Sì, è bravissimo. Sta sempre in ombra e allena la squadra. Abbiamo due grandi portieri e giocatori come Zielinsky, Linetty, Milik, Lewandowski, Glik. Sono tutti concentratissimi, vengono per vincere per il popolo e non si rilassano. Speriamo bene.

Come si costruisce un modello per i giovani che funziona? In Italia questo si è un po’ perso…
In Italia avete ragazzi molto bravi ma c’è poca tendenza a farli giocare, si preferiscono i giocatori stranieri che si pensa possano valere di più. Chiaro che se i giovani non giocano finiscono per perdersi nelle serie minori. La Roma negli ultimi anni ha lanciato 3 giocatori dal vivaio ma negli ultimi 40 anni dal vivaio erano buoni solo 3 giocatori? in Italia per i giocatori giovani è difficile, poi ci sono i manager e i giovani iniziano ad atteggiarsi come grandi. Nel calcio girano tanti soldi e c’è poca voglia di soffrire, inoltre c’è difficoltà a fare il salto da promessa a grande giocatore. Resta il fatto che l’Italia ha un ottimo modello. Abbiamo creato 29 centri federali per ragazzi dai 7 ai 13 anni, prima di andare ai club. Vogliamo farli crescere per insegnarli la preparazione atletica e migliorargli la tecnica. I benefici si vedranno tra 4-5 anni, quando io sarò da un’altra parte.

Il centro federale si chiama Kovercianoscki?
Non abbiamo un centro nostro, ma in Polonia nel 2012, durante l’Europeo, sono cresciuti bellissimi centri di allenamento e come federazione abbiamo creato un accordo di scambio di idee e quando vogliamo andare a giocare con l’Under 21, la Nazionale maggiore o la Nazionale femminile abbiamo dei costi vantaggiosi.

Cosa ne pensi di quello che sta succedendo attorno a Ventura?
Quando arrivi secondo sai che devi preparare gli spareggi, ci sono molte squadre impegnative, molto forti. Ventura è un allenatore bravo e preparato. C’è un po’ di crisi, i giocatori che devono guidare la Nazionale non sono di grande esperienza. Una volta c’erano Del Piero, Totti, Maldini… Adesso in difesa c’è il blocco juventino che comincia a crescere di età, in attacco ci sono giocatori forti ma non ci sono gerarchie. Per me Ventura sta facendo un buon lavoro e sono sicuro che l’Italia si qualificherà al Mondiale.

Se ti piace tanto Ventura perché non lo prendi per la Polonia e ci date il vostro?
Il contratto del nostro allenatore è di un sesto rispetto a quello che guadagna Ventura.

Cosa significherebbe una vittoria contro il Napoli?
La Roma sta andando bene, temevo il crollo dopo l’allontanamento di Spalletti invece la squadra sta facendo bene. Giocano le due squadre con il miglior calcio in Italia, Roma e Napoli giocano meglio di tutte le altre, e hanno entrambe dei giocatori molto forti. Il Napoli ha un organico completo e forte, sarà una partita equilibrata.

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