Boniek: “Contro lo Shakhtar la Roma ha perso sul piano fisico. Giuste le critiche di Di Francesco. Magari sarebbe meglio qualche sigaretta in meno…”

L’ex calciatore della Roma e presidente della federcalcio polacca, Zibì Boniek, ha parlato ai microfoni de La Signora in Giallorosso, in onda su Tele Radio Stereo. Queste le sue dichiarazioni:

Il problema relativo al Var è che la Fifa vorrebbe introdurlo ai mondiali, ci sono solo 5 Paesi che usano il Var. Il problema è come fare a introdurlo con arbitri che non sono abituati a questo sistema. E’ come guidare una macchina ai videogiochi e poi farlo nella realtà, sono altre dinamiche“.

Se il Var venisse approvato ai mondiali, il regolamento varrebbe poi per tutte le nazioni?
Deve essere codificato e moderato, siamo in fase di sperimentazione. Oggi il Var può intervenire in sole quattro occasioni, ma se c’è un corner sbagliato l’arbitro non può intervenire a causa del protocollo. Il dubbio resta sempre tale.

Ieri c’era un rigore per il Benevento contro l’Inter ma l’arbitro non l’ha rivisto…
Non è andato a vedere perché gli addetti Var hanno segnalato all’arbitro che le immagini dicevano che non c’era rigore. Non si può andare sempre a controllare su ogni episodio dubbio. Il calcio non può essere mai arbitrato in maniera perfetta, è uno sport che non lo prevede a differenza di altri. E’ difficile pensare di trovare un sistema tecnologico che sostituisca l’arbitraggio, non sarebbe più calcio.

Quante possibilità dai alla Roma per il passaggio del turno?
Se la Roma avrà la forza di giocare solamente 50 minuti diventa difficile, contro lo Shakhtar ha perso non perché è scarsa ma perché intorno all’ora di gioco non corrono più, sono stanchi. Finché la Roma ha avuto la forza fisica e mentale, che si abbinano, ha giocato benissimo contro un avversario forte. Dopo il pareggio Nainggolan non ce la faceva più, nel calcio moderno devi avere la forza di correre per 90 minuti. Non so le motivazioni, ma per un calciatore forte 90 minuti devono essere giocati per intero e con piacere, non esiste giocare soltanto per 60, magari sarebbero meglio un paio di sigarette in meno. A questi livelli non puoi permetterti un calo fisico, lo abbiamo visto anche in Juventus-Tottenham, con gli inglesi padroni del campo nel secondo tempo. Questo comincia a diventare un problema, dipende dal modo di vivere. Non si può dare un vantaggio di preparazione atletico agli avversari in Europa.

Cosa ti aspetti da Roma-Milan? Ballottaggio Schick-Dzeko…
Il ballottaggio non mi interessa, l’allenatore vede chi sta meglio.

Come reputi da allenatore e da giocatore le parole di Di Francesco nel post partita?
In maniera indiretta è quello che ho detto prima. La Roma del primo e del secondo tempo ha giocato due partite diverse. Smettiamola con la storia che i giocatori restano male e si offendono per le parole dell’allenatore, se si offendono andassero a giocare da un’altra parte. E’ una critica giusta, bisogna essere più concentrati e preparati. Ha fatto bene Di Francesco a dire così.

Far riposare Dzeko può essere una soluzione o è meglio che giochi?
Dzeko non ha bisogno di essere risparmiato, lo fa in gara. Gioca nel suo spazio tra i due difensori ma non ha un ruolo dispendioso. Magari riposo serve a Nainggolan, quando è al 100% cambia le partite. Non può pensare solo a se stesso, è un faro e deve fare la differenza per 90 minuti. Dal punto di vista mentale Dzeko può essere stanco, c’è Schick che è costato tanto e che ha dei numeri. L’avversario di oggi corre molto, Gattuso l’ha trasformata, ma se la Roma vince fa un passo importante verso la prossima Champions League.

 

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