Corriere dello Sport – Bonaventura, la Roma in fila

Il signor Bonaventura dei giorni nostri non ha niente a che vedere con quello che ha imperversato con la bombetta rossa sul Corriere dei Piccoli qualche decennio fa. (…) ma Otto anni dopo, proprio come quel Signor Bonaventura con la bombetta rossa, anche Giacomo è in procinto di… cominciare la sua avventura : che lo porti a diventare uno dei Signori del calcio. Le prospettive ci sono tutte e le grandi di A se sono accorte. Ecco perché nel mercato che verrà Giacomo Bonaventura si ritaglierà un ruolo, Atalanta permettendo. (…)
TALENTUOSO E DUTTILE – Sorride Mino Favini, il guru del vivaio dell’Atalanta, quando racconta. «Aveva qualcosa che sul piano fisico e atletico lo faceva stare dietro agli altri. Io quei giocatori lì li ho sempre presi… Feci così con lui e lo mandammo a farsi le ossa al Margine Coperta, la nostra succursale toscana. Colantuono lo martella di continuo, quanto lo ha fatto crescere. Gli dice di rientrare, di andare e tornare a coprire, gli ha fatto fare tanta gamba. Il ragazzo ha sofferto tutto questo, ora però benedice il suo allenatore e ha capito quanto sarà importante aver fatto questo percorso di crescita. Che non è ancora concluso» . (…)
IN RAMPA DI LANCIO – Questa stagione, condita finora da 7 gol e 4 assist, sembra proprio che stia definitivamente consacrando il giocatore dell’Atalanta. La Juve lo segue, Napoli e Fiorentina, con la Roma, ci stanno un po’ più sopra, anche l’Inter controlla la situazione. E’ chiaro che la società giallorossa dovrà prima definire un progetto tecnico (avanti con Andreazzoli o, più probabilmente, un cambio?), ma la filosofia societaria, improntata ai giovani talenti affermati o in via di consacrazione, contempla esattamente una figura come Giacomo Bonaventura. «Posso confermare che l’interesse della Roma c’è, così come è vero che altre squadre stanno seguendo Giacomo. Io dico che sono felice per lui perché se lo merita e si è impegnato tanto a seguire gli insegnamenti di Colantuono che lo ha fatto crescere. Così come dico che chi vuole Bonaventura deve parlare con l’Atalanta prima che con me» . Chi parla è Giocondo Martorelli, il manager che Bonaventura se lo è cresciuto da quando era poco più che un ragazzino.

Il club bergamasco non tarperà al suo ragazzo, finora l’Atalanta ha dimostrato che le sue cessioni (Padoin, Peluso, Barreto, Schelotto, la metà di Gabbiadini) le ha fatte e nell’era Colantuono oltre ad ottenere risultati con salvezze sempre serene ha messo in casa anche una ventina di milioni di plusvalenze. E per fare una digressione su Colantuono, romano e di famiglia romanista, senza arrivare sulla panchina della Roma è però molto ben voluto dalla città e negli ultimi anni ha fatto un gran lavoro a Bergamo. E’ chiaro che servirà l’offerta giusta per Bonaventura e per farla bisogna ragionare su una valutazione di 8 milioni: che la Roma potrebbe abbattere con qualche contropartita da pescare tra i suoi giovani.
Corriere dello Sport – Fabio Massimo Splendore

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