Corriere dello Sport – Quanto sei bella Roma

E’ festa Roma. Perché a Bologna è arrivata una vittoria importante, che permetterà di trasccorrere con serenità le vacanze di Natale. A tutti: società, tecnico, squadra e tifosi. E infatti a fine partita, negli spogliatoi, i volti erano quelli della soddisfazione. Baci, sorrisi, abbracci. I dirigenti che vanno incontro ai giocatori faticano a trattenere la gioia: i tre punti presi al Dall’Ara danno nuova linfa al progetto-Roma. L’idea è stata elaborata, portata avanti, ha vacillato, rischiato di naufragare e infine è rinata, dopo il pareggio con la Juventus, tra Napoli e Bologna. E ora tutti ci credono di più. A partire dal capitano, Francesco Totti. Ci ha provato e riprovato a trovare il primo gol stagionale, ci è andato vicino di un soffio, non ci è riuscito. Ma alla fine è stato uno spettacolo lo stesso: usciva dal campo ballando e cantando «tutti al mare, tutti al mare…» nonostante il clima fosse molto più da montagna. (…)

GIOIA – Era felice il capitano. Ha sorriso amaramente quando la palla non è entrata, in una delle tante occasioni avute: «Mi manca il gol ma sono contento lo stesso. Mi metto al servizio della squadra che ha grandi prospettive. Prima o poi segnerò, sicuramente. Non ne faccio un’ossessione…» (…) «Abbiamo disputato la partita migliore della stagione. Affrontavamo una squadra che stava bene e siamo stati superiori, abbiamo gestito la situazione. Se continuiamo così andremo molto lontano. Ma è importante restare uniti» . Totti al centro della Roma. Con un ruolo nuovo rispetto al passato, né centravanti né trequartista. Regista d’attacco: «Mandare il gol i compagni è una cosa che mi riesce abbastanza facilmente. A livello fisico sto bene, tutto gira intorno a me, cerco di mettermi a disposizione. Ero abituato a giocare prima punta, però l’importante è vincere» .

FUTURO – Il numero dieci giallorosso non finisce mai di stupire. E’ alle spalle anche l’amarezza accumulata per la mini-contestazione subita a seguito dell’errore dal dischetto contro la Juventus: «Ci ero rimasto male, mi era dispiaciuto soprattutto perché stavo con i miei figli, non volevo che sentissero queste cose. Io accetto tutte le critiche, quando sono da solo possono dirmi tutto. Volevo segnare e vincere ma i rigori si possono sbagliare. Era un momento delicato e mi sono preso la responsabilità. Purtroppo è andata male, ora penso al futuro. Lontano da Roma? Non ci ho mai pensato, il capitolo è chiuso. E poi so’ vecchio, dove volete che vada, al massimo posso andare a casa, non me se prende più nessuno… (ride, ndr)». Il capitano, nei momenti di difficoltà come in quelli di tranquillità, prende per mano il gruppo: «Siamo sereni perché sappiamo di essere un gruppo forte e unito. Ieri volevamo vincere e lo abbiamo fatto. Il mister ci dà tranquillità, i tifosi ci seguono sempre, vogliamo riportare la Roma in alto. E ora godiamoci le feste».
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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