Bilancio d’Impatto 2016 Roma. Pallotta: “E’ sbagliato collegare il main sponsor allo stadio. Abbiao avuto contatti con sponsor cinesi” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (F.Biafora) – Nell’Aula 200 del campus LUISS di Viale Romania, A.S. Roma presenta il primo Bilancio d’Impatto. Sarà il Presidente James Pallotta a lanciare nel nostro Paese la metodologia dell’impact integrated report per una società sportiva. Alla presentazione interverrà il Presidente del CONI Giovanni Malagò. Comporranno il parterre Giovanni Lo Storto, Direttore Generale LUISS, Mauro Baldissoni, Direttore Generale A.S. Roma, Giovanni Fiori, Direttore Centro Interuniversitario di Ricerca Governance & Sustainability mentre coordina la serata Fabrizio Sammarco, Amministratore Delegato ItaliaCamp Srl.

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Ore 19.52 – Malagò viene intercettato dai cronisti presenti: “Situazione barriere? Stiamo aspettando notizie che tramite l’iniziativa del Ministro dello Sport Lotti la prefettura deve ufficializzare un intervento, fino a prova contraria, alla gestione dello stadio che è del CONI. Aspettiamo una comunicazione ufficiale ma siamo stati pre-allertati, non possiamo dire altro e non dobbiamo dire altro. No alle Olimpiadi e si allo Stadio? Magari di ascoltare certe istanze, di modi diversi di concepire la candidatura, cosa che eravamo disponibile a fare. Invece dello Stadio si è parlato molto, il Comune ha preso una decisione, chiamiamola, personalizzata, ha rivisitato molto il progetto iniziale che è stata una scelta condivisa dalle parti. L’avremmo voluto anche noi, purtroppo non è successo, è stato un grandissimo errore e penso che lo stanno cominciando a capire tutti“.

Ore 19.50 – Malagò: “Confermo che Pallotta si è iscritto all’Aniene“.

Ore 19.33 – Malagò interviene: “Il Coni proprietario dello stadio è stato pre-allertato per abbattere le barriere. Siamo in attesa della disposizione“.

Ore 19.32 – Domanda a Baldissoni: La questione curve è in via di risoluzione. Ci sarà la liberazione per Roma-Empoli? FORZA ROMA…
Sapete che abbiamo gestito un problema complicato che nasceva da un’esigenza riscontrata da chi ha la competenza per guardare questi problemi che sono: dalle forze di sicurezze, a partire dalla Questura di Roma e dalla Prefettura che vogliono la sicurezza delle persona, la sicurezza pubblica ed hanno introdotto qualche accorgimento. Dal primo giorno abbiamo ritenuto che si dovesse lavorare per superarlo, perché pensiamo allo stadio che vogliamo vivere, e non a caso quando pensiamo allo stadio che vogliamo costruire lo pensiamo senza alcuna barriera. Abbiamo lavorato per superare quella che doveva essere un’iniziativa di emergenza. Sembra che effettivamente, ve lo confermo, dai ministri competenti su iniziativa, tra l’altro, del Ministro dello Sport Luca Lotti, sia giunto il momento di fare un passo in avanti verso la normalizzazione, in quella che era diventata una situazione anomala. Quindi sì, la data però la sceglie l’autorità di sicurezza, ma credo che sia questione di pochi giorni.

Ore 19.30 – Presentato il Bilancio d’Impatto della AS ROMA redatto da ItaliaCamp Srl e LUISS. E’ la prima volta in Italia.

Ore 19.25 – Ecco l’intervento di James Pallotta: “Con questo progetto abbiamo voluto avviare un percorso strutturato di avvicinamento all’innovativa metodologia di misurazione dell’impatto sociale, consapevoli che ogni società non possa esimersi dall’obbligo morale di esercitare un ruolo attivo a favore delle comunità in cui opera. Probabilmente alcuni di voi non lo sanno ma ho ricevuto la preview della relazione di questo progetto, i contenuti sono lusinghieri ed è la prima volta che una cosa del genere viene realizzata con una società sportiva. Siamo orgogliosi che sia stata la Roma la prima. Questo ovviamente ci fa anche capire che c’è ancora molta strada da percorrere sia come Roma città che come AS Roma. Abbiamo molte idee, molti progetti da sviluppare, non lo possiamo fare senza l’aiuto di molte delle persone qui presenti. Forse per molti di voi io sono l’americano un po’ sciocco ed ingenuo, l’americano che è arrivato qui per acquistare la Roma ma in realtà quello che dovete capire è che io vengo da un quartiere di Boston che è al 100% composto da italiani, motivo per il quale io mi sono sempre sentito prima di tutto italiano che americano. Lo stesso vale per i miei figli e i miei genitori. Motivo per il quale ho sempre avuto forte senso di responsabilità nei confronti di Roma e dell’Italia e volevo restituite loro qualcosa. Più che dilungarmi in un lungo intervento vorrei aprire una sessione di domande e risposte con gli studenti. Tre regole: Niente domande dalla stampa, niente domande su Spalletti e niente domande su Totti”.

Noi studenti studiamo sempre le differenze di gestione tra eventi sportivi in Italia e negli Usa. Non ritenete che anche la Roma debba aprirsi di più ai tirocini per gli studenti?
Penso che hai ragione al 100%. A Boston esiste con i Celtics, ovviamente l’università di Boston è una delle più attive del mondo in questo senso. Però ecco, prima di pensare a questo la nostra priorità in questo momento sono i giovani dell’AS Roma, noi abbiamo bambini e ragazzi che sono a Trigoria. Due-tre anni fa ho chiesto a Mauro Baldissoni “ma se quel ragazzo non riesce ad arrivare in prima squadra, che fine farà? Sarà disoccupato?”. Questo è il motivo per il quale abbiamo avviato il nostro programma di liceo sportivo, che garantisca istruzione a questi ragazzi. Quando la Primavera è andata ad Orlando, ovviamente i nostri calciatori erano più forti di quelli dei college americani, ma è stato offerto ai nostri ragazzi di poter studiare negli Stati Uniti. Abbiamo anche un sistema di tutor che assiste i ragazzi in questo senso. Anche chi non arriverà a giocare nel Chelsea avrà la possibilità di giocare a calcio e ricevere una istruzione universitaria. Questo era il primo passo, ora dobbiamo aprirci agli studenti.

Se quello è il primo passo, qual è quello finale?
Il discorso dell’Impatto è qualcosa in evoluzione, con Roma Cares ci siamo concentrati sui bambini di questa città. Esistono molti programmi, progetti, in questo senso. In futuro, già ne abbiamo discusso con alcuni politici, ci piacerebbe organizzare delle amichevoli con grandi Club al Circo Massimo. Eventi unici come una sessione unplugged con Springsteen o Jay-z, un concerto da tre ore al Colosseo da trasmettere a pagamento e il cui ricavo andrebbe investito sul tessuto sociale cittadino, per avviare programmi di istruzione o ristrutturare edifici scolastici.

Aveva detto che avevate sbagliato nel collegare la ricerca del main sponsor con quella dei naming rights per il nuovo stadio. Come mai la squadra non ha ancora uno sponsor sulla maglia?
Abbiamo sbagliato strategia, pensavamo di ricevere approvazione per la costruzione dello stadio un anno fa, poi cambiamenti politici hanno portato a dei ritardi per cui ci siamo concentrati su quello che si chiama il tessuto digitale dello stadio, contattando tante aziende per dettagli sull’allestimento dello stadio. Per esempio: se impianti audio saranno LG o Samsung o altri, oppure quale sistema di pagamento usare… Negli ultimi mesi la società ha ricevuto 11-12 proposte dettagliate, proprio questa mattina alle 07:00 ho ricevuto una telefonata da uno sponsor asiatico, una società di queste già contattata in passato. Nel complesso sono ottimista in vista della prossima stagione.

Che impatto ha avuto questo nuovo progetto su di lei e come vuole usarlo?
Innanzitutto un sentimento di gratitudine per essere stati scelti come primo Club. Ci accorgiamo che sono state fatte tante belle cose ma che è ancora possibile farne tante, abbiamo forte senso di responsabilità nei confronti della comunità. Tutte le volte che vengo in Italia e a Roma, per me è deprimente comprovare come ci siano alti tassi di disoccupazione giovanile. Probabilmente ho sempre avuto un pregiudizio positivo nei confronti degli italiani, per me sono le persone più creative al mondo. È deprimente vedere come tantissime persone siano costrette ad emigrare negli Stati Uniti per avere opportunità. Tutto questo mi rattrista e deve finire. È sia un discorso politico sia economico, è una vergogna che tutto questo succeda, va fatto qualcosa in questo senso. Quando è troppo è troppo!

Ore 19.20 – Arrivata anche Paola Severino, rettore della LUISS.

Ore 19.10 – Ecco l’intervento di Giovanni Malagò (presidente del CONI): “Scusate per il ritardo, rientro da Milano, dove sono stato invitato ad un dibattito promosso da Facebook sul tema del digitale e di quanto ha aiutato il mondo dello sport. Mark Zuckerberg vuole dare un valore allo sport. Se oggi lo sport è diventato così al centro dell’attenzione della vita di tutto il mondo è proprio perché ci stiamo rendendo conto dei vantaggi che lo sport porta alla vita. In Italia non si è mai fatto così tanto sport come in questo momento, è un dato certificato dall’Istat. Mai da quando l’Italia è una Repubblica si sono raggiunte certe cifre. La candidatura olimpica è ancora una ferita grave. Questo discorso lo difendo per 11 milioni di tesserati col CONI.“.

Ore 18.55 – Prende la parola Giovanni Fiori (Direttore Centro Interuniversitario di Ricerca Governance e Sustainability): “Sono emozionato, per noi è stata una sfida bellissima, che abbiamo accolto entusiasti. La Luiss da tempo è impegnata sul fronte della determinazione che si debba misurare non soltanto il valore economico, ma l’impatto delle aziende sulla società. Mi batto da anni per superare il limite della dottrina economica che vuole che le società siano solo un modo per far guadagnare gli azionisti. Non tutto può essere misurato, molte variabili e molto impatti sono qualitativi, non misurabili, ma noi abbiamo voluto fare lo sforzo per misurarli. Abbiamo creato l’indicatore Ritorno d’Impatto. Questo progetto è all’inizio del suo cammino. Gli impatti misurati sono solo una parte, ci siamo concentrati su quattro aree importanti. Il valore del marchio della Roma. Questo dato è calcolabile. Il marchio della Roma ha avuto un incremento veloce nel tempo. La cosa più bella misurata è la seconda delle quattro aree misurate, quello che fa la Roma per i ragazzi, con scuole e scuole calcio. Alcuni ragazzi, senza l’assistenza della Roma, avrebbero una vita differente. Un ragazzo che studia e fa sport invece che stare per strada crea valore per tutta la società. Siamo arrivati ad un valore stimato di queste 4 aree limitate di 10-15 milioni di euro. E’ una sfida importante che vogliamo migliorare, ci sono tante informazioni importanti che ci mancano e che vogliamo aggiungere. La terza area è il rapporto dei tifosi. La Roma ha un bacino di tifosi importanti, tra le prime cinque d’Italia. L’educazione del tifoso ha un valore immenso, sono tutti asset che il bilancio economico e finanziario non può cogliere. Il grande ruolo che può svolgere la Roma è quello di ambasciatore per la città, la Roma calcio è conosciuta in tutto il mondo e può attrarre nuove risorse per la città e nuovi sviluppi per la città. Volevo segnalare che è urgente cominciare a pensare in modo differente, cioè misurare tutto ciò di positivo che le imprese generano. Andremo avanti in questo progetto grazie al sostegno della Roma, è una strada coraggiosa e che va contro molti paradigmi della scienza economica. Riusciremo a misurare tutto? Non credo. La passione, la voglia e l’entusiasmo non si possono misurare. Lo dice Venditti nella sua canzone “Dimmi cos’è che mi fa sentì importante anche se non conto niente”. Grazie“.

Ore 18.50 – Arrivato il Presidente del CONI Giovanni Malagò.

Ore 18.42 – Ecco l’intervento di Mauro Baldissoni, dg della Roma: “Grazie alla Luiss che ci ospita, ci ha voluto accompagnare in una sfida che secondo noi apre delle frontiere interessanti, siamo ben felici di esplorarle. Il mio ruolo dovrebbe essere quello di spiegarvi il perché redigere un bilancio d’impatto, la vostra presenza numerosa in questa sala è già una risposta evidente. Tutto nasce dalle considerazioni di quello che la Roma dovrebbe essere e come noi approcciamo il nostro modo di lavorare per la Roma. Più di che cosa si fa è importante il perché lo si fa. In una realtà come la Roma è ancora più importante il per chi lo si fa. In una delle primissime interviste Pallotta disse ‘Abbiamo acquistato la Roma, ma non ci sentiamo e mai ci sentiremo i proprietari della Roma, semmai siamo i custodi della Roma e di ciò che rappresenta’. Visto che chi investe centinaia di milioni per acquisire una società e si definisce in questa maniera vuol dire tanto. Io spesso chiedo ‘Che cosa è alla Roma?’ e qualcuno risponde ‘una squadra di calcio’, ma anche la Luiss calcio è una squadra di calcio. Sicuramente noi partecipiamo ad un campionato professionistico, con costi elevati e ricavi consistenti, voci che vanno nel bilancio tradizionale. Quindi ci deve essere altro che ci caratterizza. Siamo sicurissimi che la Roma sia una piattaforma sociale. Una piattaforma sociale fa riferimento ad una comunità, per questo chi acquista la Roma non si sente proprietario. Possiamo definirla sicuramente una realtà di contenere, riprodurre e trasferire delle emozioni. Partendo da questo presupposto ci siamo messi in testa di lanciare alcune iniziative, con in testa la finalità delle emozioni. Abbiamo cercato di mettere al centro del nostro interesse i tifosi. Abbiamo creato un settore famiglia, un call center per aiutare la gente ad andare allo stadio. Abbiamo cercato di concentrarci sulle generazioni future, andando nelle scuole elementari, altrettanto importanti sono le emozioni dei protagonisti. Abbiamo creato il programma Hall of Fame, abbiamo spostato la sede sociale nella piazza dedicata al presidente Dino Viola, abbiamo intitolato un campo ad Agostino Di Bartolomei. Parlando più di un anno fa con Guido Fienga abbiamo detto ‘Proviamo a dare un valore a tutte queste iniziative e ad estrarre un valore’. Da qui nasce questo esercizio che sono ben felice di farvi illustrare da chi ci ha lavorato. Chiudo parafrasando una nota pubblicità, c’è sempre qualcosa che non ha prezzo. Voglio leggere una delle tante lettere che ricevemmo quando abbiamo invitato tutti gli ex calciatori, è una lettera del nipote di Ferraris IV, primo capitano della Roma (Il dg legge la lettera di Renato Ferraris, ndr)“.

Ore 18.35 – Prende la parola Giovanni Lo Storto (direttore generale della Luiss): “Sono contento di questo evento. La nostra università lavora con parecchia intensità sul profilo di uno studente capace di arrivare al mondo del lavoro in modo consapevole. I ragazzi di 18 anni sono ‘concepiti digitali’. Abbiamo pensate che per arricchire la loro potenzialità di portare un contributo alle aziende in cui andranno a lavorare dandogli il valore della lentezza. E’ un passaggio dai nostri percorsi di formazione ad un livello in più, il saper dare, il saper dare ascolto, attenzione e importanza. Una società di calcio che mette al centro del suo focus l’attenzione di quello che è l’impatto merita la creazione di un percorso accademico dedicato alle tecniche dell’impatto sociale e di un centro di ricerca, che svilupperà queste tematiche. Pallotta dice che una squadra di calcio non può sfuggire all’obbligo morale di esercitare un ruolo attivo presso la comunità in cui opera. Qui si celebrano due finalità molto coerenti, questa, e quella della Luiss, che insegna ai propri studenti come stare nella società“.

Ore 18.34 – Questo il risultato dell’analisi condotta – L’analisi, condotta da ItalaCamp Srl con il Centro di Ricerca Governance & Sustainability dell’Università LUISS, si è focalizzata su quattro aree: attività educative e formative per i giovani, storia del club e brand identity, rapporto con i tifosi e ruolo della società sportiva in veste di ambasciatrice virtuosa della città di Roma. Dodici gli indicatori individuati per i quattro campi di analisi, che hanno permesso di mappare i 30 principali stakeholder della Società. Dal Report è emerso che, in base agli indicatori scientifici e accademici utilizzati, il valore dell’impatto prospettico prodotto dalle attività di AS Roma al termine del biennio di implementazione del modello impact (nel biennio 2015-2017) è stimabile tra i 10 e i 15 milioni di euro.

Ore 18.30 – Fabrizio Sammarco (amministratore delegato di ItaliaCamp srl) introduce la conferenza.

Ore 18.29 – E’ presente anche l’ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta.

Ore 18.18 – Arrivano Pallotta, Baldissoni, Gandini e Fienga.

Ore 18.11 – Alla Presentazione ci sono anche Simone Contasta e Luca Parnasi di Eurnova.

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