Berdini: “Fermerò lo stadio della Roma”

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Il Tempo – “Farò di tutto per far saltare lo Stadio della Roma e userò ogni mezzo consentito per impedire questo scempio“: parola di Paolo Berdini, futuro assessore all’Urbanistica nella Giunta Raggi. Confronto a Radio Radicale, ieri pomeriggio, fra l’assessore all’Urbanistica in pectore della Giunta Raggi, Paolo Berdini, l’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Marino, Giovanni Caudo, Emanuele Montini, coordinatore nazionale di Italia Nostra e il cronista de Il Tempo, nella trasmissione “Fatto in Italia“, condotta da Nicolas Ballario e il fotografo Oliviero Toscani e che andrà in onda domani alle ore 15. Tema: il progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle. “È utile costruire un impianto, come fanno in tutta Europa, in una città che ha due stadi, uno che funziona e uno, il Flaminio, che è pericolante? Io sono contrario, quella zona (Tor di Valle, ndr) è deserta, io devo portare una serie imponente di strutture, quindi, cari signori del Comune me le pagate in cubatura“.

In quale altra città dell’Europa civile – prosegue Berdini – si deve dare in regalo al privato un milione di metri cubi di cemento perchè altrimenti lo stadio non funziona dal punto di vista economico? Che gliene importa all’Amministrazione comunale se lo stadio non funziona in termini economici? Penso che su un progetto del genere si possa indire un referendum per chiedere ai cittadini la loro opinione. Bisogna allargare il ragionamento su questa città. A Roma abbiamo 13.5 miliardi di debiti provocati da questa urbanistica insensata, cui si sommano 2 miliardi di deficit accumulati dalla Giunta Marino e 3.5 miliardi minimi di contratti derivati dalla Giunta Veltroni. Questi sono i veri problemi della città: in base ai parametri del Governo Monti, che condivido molto, questa città è fallita. E noi stiamo giocando su uno stadio che ci costerà 400 milioni di opere pubbliche. La Roma-Ostia si ferma un giorno si e uno no; la metro che prendo la sera, nell’ora di punta. Nel caso venissi nominato Assessore guarderò ovviamente fino in fondo le carte che conosco per grandi linee. Dopo di che, per non far fallire questa città dobbiamo chiudere il rubinetto della mala urbanistica. Io non sono assolutamente contrario alla costruzione dello Stadio ma sono contrario a quella localizzazione. Faremo un appello agli imprenditori seri di questa città per scegliere un posto alternativo a quella scellerata area che porterà solo danni alla nostra città“.

A queste affermazioni ha risposto l’ex assessore Caudo: “L’operazione è legittimata dalla legge nazionale, Noi abbiamo ricevuto una proposta che sottoponeva all’Amministrazione un progetto e abbiamo restituito una proposta che diversa e migliorata, riducendo le cubature e aumentando la qualità e la quantità delle opere pubbliche. Non c’è consumo di suolo, visto che su 80 ettari circa 50 sono di parchi e solo 30 costruibili, non c’è rischio esondazione, l’area scelta non è stata subita passivamente ma all’interno di un progetto di trasformazione globale di tutto l’asse verso Fiumicino. L’operazione dello Stadio culturalmente cambia l’urbanistica della città perchè ristabilisce totalmente il sistema delle regole“.

Alla domanda secca rivolta a Berdini e a Montini: “L’avete letto il progetto? Lo avete sfogliato? Perchè se parliamo del progetto senza aver visto le carte, stiamo parlando di fuffa“. La risposta di Berdini: “No, non l’ho letto. Si prenda la laurea ah honorem; qui c’è un ignorante con le orecchie d’asino mentre ho di fronte un giornalista in assoluta buona fede e senza prendere nemmeno un rimborso spese… Ma che vuole che uno non sa le cose“.

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