Berdini affonda ancora: «A Tor di Valle è una pazzia». Ma la legge di Stabilità…

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La Gazzetta Dello Sport (A.Catapano) – L‘idrovora e il rischio esondazione, l’area di Tor di Valle sbagliata, anzi «la più sbagliata del mondo, potevano farlo in mille altri luoghi», un progetto folle, anzi «è pazzia», a cui «sono stato contrario fin dall’ inizio, ancora di più dopo aver letto le carte». È sempre lo stesso disco un po’ rotto. Solo che a poche ore dalla seconda riunione della Conferenza di servizi in Regione, che si annuncia decisiva perché si affronteranno i temi legati alle infrastrutture e alla viabilità, l’ ultimo intervento dell’ assessore all’Urbanistica Paolo Berdini contro lo stadio della Roma non è più soltanto fuori luogo – perché, come ha ricordato il Governatore Zingaretti, «non è più il tempo delle chiacchiere, ma degli atti» – ma rischia di essere indebito, per la pressione che può esercitare su chi partecipa ai lavori in rappresentanza del Comune, e per i contenuti che veicola.

CHIARO? – Già, a leggere il Berdini pensiero si rischia ancora una volta di fare confusione. L’idrovora citata, ad esempio, è prevista per drenare l’acqua piovana, non perché il terreno sarebbe a rischio esondazione. E l’amministrazione comunale non si è trovata di fronte al fatto compiuto sulla scelta dell’area, come fa intendere l’assessore, ma è stata coinvolta, già sotto la gestione Alemanno. Infine, i 180 giorni di vita della Conferenza, non li ha stabiliti un capriccio della Regione, ma la legge di Stabilità del 2013, quella che, tra l’altro, assegna al privato il diritto di scegliere l’area.

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