Dopo un anno in Serie B con il suo Sassuolo, la squadra nella quale è cresciuto e di cui è diventato una bandiera, Domenico Berardi è tornato nel massimo campionato riprendendo esattamente da dove aveva lasciato: gol, qualità e giocate decisive. L’attaccante calabrese, protagonista di questo nuovo inizio, ha parlato a Il Corriere dello Sport, soffermandosi anche su alcune suggestioni di mercato che potrebbero portarlo verso una big. Ecco le sue parole:
Sei ancora in tempo per andare in una grande società.
“Quando, anni fa, saltò il mio trasferimento, passai un mese un po’ così, tra l’arrabbiato e il deluso. Poi prevalse la gratitudine nei confronti di questa società, della quale mi sento – e mi fanno sentire – una bandiera. Non sono Totti, ma è comunque bello e importante”.
In che senso non sei Totti?
“Sassuolo non è Roma: è una questione di dimensioni, non solo calcistiche. La Roma è un top club”.
Gasperini potrebbe leggere l’intervista, hai visto mai? Sorride.
“Non so se avrei il fisico per reggerlo”.
I trattamenti più severi in campo chi te li ha riservati?
“La Roma di Mourinho: undici assatanati, alimentavano il caos per tutti i novanta minuti”.



