La Gazzetta dello Sport (A.De Ronch) – L’idea illumina Giampaolo all’improvviso. La Roma ha realizzato il 2-1, il tecnico della Samp sta preparando il cambio: fuori Muriel, ormai in debito d’ossigeno, dentro Schick. Poi ha un’esitazione, temporeggia e si gioca tutto. Fuori Fernandes e dentro il ragazzo di Praga.
CHE COPPIA – Schick più Muriel è meglio, anzi è perfetto. Muriel fa l’assist a Schick, Schick conquista la punizione vincente per Muriel. Ciao Roma. La coppia è perfetta, Quagliarella la completa. Muriel, del resto si esalta di fronte al giallorosso. Con la punizione velenosa di ieri porta a sei le marcature rifilate alla Roma. Una anche nella sfida di andata, quando però furono i capitolini ad aver la meglio in rimonta.
RILANCIO MURIEL – Scatti continui, stop vellutati, tocchi di fino, il colombiano espone tutto il suo repertorio, quello delle giornate di grazia. Sulla punizione decisiva c’è la deviazione di Nainggolan, è vero, ma il tiro è secco e potente. Impressionante. E lo porta a quota 7 reti in campionato, con 2 assist a corredo, più 2 centri in Coppa Italia. Niente male per uno che alla fine della scorsa stagione pareva in declino. Il presidente Ferrero (che dopo il gol di Praet esulta con un gestaccio e parolacce rivolte alla tribuna stampa), ha in casa il primo tifoso del colombiano, suo figlio Rocco. Forse anche per questo lo convoca in sede e gli dice: «Costruiremo la nuova Samp su di te». Quello che Muriel voleva sentire per rilanciarsi.
BEFFA SCHICK – Una punizione, quella calciata da Muriel, procurata da Schick con un’azione alla Muriel. Angolo per la Roma, palla che rimbalza al limite dell’area blucerchiata e il ragazzone boemo che parte a tutta, salta un avversario con una finta di corpo e avanti velocissimo fino all’area avversaria. Ci vuole il tocco di Rüdiger per bloccarlo. Prima Patrik aveva battuto Szczesny con una magia: palla toccata di testa da Muriel, controllo di petto e giravolta a ingannare De Rossi, poi destro preciso nell’angolino. Talento puro, strappato in estate proprio alla Roma. Una vera beffa. Il d.s. del giallorossi Sabatini, infatti, aveva bloccato il giocatore: 4 milioni e lo Sparta Praga si sarebbe privato del suo gioiello. Il pagamento però tarda, c’è un‘indecisione, forse sull’entità della cifra. Lì piomba il d.s. Osti per la Samp, paga i 4 milioni e si porta via Schick. Ora, sicuramente, a Roma il ricordo farà ancora più male.