Barriere e derby, che caos

Il Tempo (S.Pieretti) Uno Stadio Olimpico senza barriere. Martedì prossimo al Viminale il Ministro dell’Interno Marco Minniti e il Ministro dello Sport Luca Lotti incontreranno i dirigenti di Lazio e Roma per trovare una soluzione alla desertificazione delle curve. La Roma ha lavorato a lungo sul tavolo delle trattative per arrivare a questo risultato,preservando, tutelando e ascoltandole richieste dei propri tifosi, meno attiva la Lazio, sempre rispettosa e ossequiosa delle decisioni intraprese dalle Autorità, tra le quali quella delle barriere nelle curve, presa dall’ex prefetto Gabrielli. L’incontro in programma al Viminale sarà una vera e propria riunione operativa tra il Governo e i due club romani, convocata affinché ognuno faccia la propria parte per appianare eventuali resistenze. Ma già dal Sindacato di Polizia emergono i primi malumori in vista della rimozione delle barriere. «Non comprendiamo affatto l’iniziativa del Ministero dello Sport di rimuovere le barriere settoriali all’interno delle curve dello Stadio Olimpico – sottolinea il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Enzo LetiziaRimuovere le barriere sarebbe una resa nei confronti dei violenti. Lo Stato non può permettersi di cedere davanti a chi sciopera contro il principio di legalità e contro le Istituzioni che continuano a garantire la sicurezza negli stadi». Da tempo non si registrano all’interno dello stadio incidenti tra tifosi e Forze dell’ordine, principalmente da quando l’ordine pubblico è stato delegato al lavoro degli steward.

La percentuale degli incidenti è in calo, ma va comparata insieme al crollo degli spettatori all’interno dell’impianto sportivo. Il merito del risultato positivo della gestione del servizio d’ordine non va legato alle nuove normative applicate, ma alla quasi totale assenza dei tifosi allo stadio. Ed è questo che ha fatto muovere le due società, preoccupate da un calo irreversibile delle presenze all’Olimpico. Felice del ritorno alla normalità il padrone di casa, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, da sempre tifoso dello sport a misura d’uomo e di un calcio senza barriere. «Ho sempre fatto il tifo per la rimozione sin dal primo giorno – sottolinea il numero uno del Comitato Olimpico Nazionale – Se si è trovata una soluzione con chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico non posso che esserne felice. Mi sembra che le tifoserie di Roma e Lazio in questi anni abbiano dimostrato maturità, spero che tutto possa andare a buon fine». Il lavoro per i tutori dell’ordine non mancherà, considerando che prossimamente ci saranno tre derby nel giro di un mese: uno in campionato, e altri due per le semifinali della Coppa Italia. E sarànecessario trovare un compromesso anche per gli orari delle partite, considerando che l’osservatorio negli ultimi anni ha sempre vietato che si giocassero le stracittadine in notturna. «Normalmente la Coppa Italia ha un contratto con la Rai per giocare la sera – conclude Malagòdi conseguenza quindi o c’è una deroga a quel contratto oppure bisognerà dare un’autorizzazione a giocare la sera».

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