E Baldissoni attacca sul nuovo stadio: «Tante sciocchezze»

La Gazzetta dello Sport (V.Piccioni) – Doveva essere la setti­mana della benedi­zione politica del pro­getto stadio della Roma, seppure rivisto e dimagrito quanto a cubature, a cura di Beppe Grillo. E invece il pro­nunciamento della Soprintendenza sulla tutela della tribuna dell’ormai ex ippo­dromo costringe tutti a riav­volgere il nastro. D’altronde «i nuovi elementi che inci­dono sulla valutazione», le parole usate sabato da Virgi­nia Raggi, danno l’idea di quanto il quadro sia cambia­to.

«SCIOCCHEZZE»La Roma, però, prova a ripartire. Ieri Mauro Baldissoni, il suo di­ rettore generale, ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Mediaset Pre­mium: «Abbiamo sempre voluto mantenere un profilo istituzionale in questi mesi. Abbiamo parlato con gli or­gani ufficiali, con autorità competenti come il Comune di Roma e la conferenza dei servizi. Ma è difficile restare in silenzio perché sono state dette una quantità indu­striale di sciocchezze da persone che non hanno mai visto il progetto».

«AMIANTO» Baldissoni insi­ste: «Ho ricevuto una miria­de di messaggi in questi giorni dalle persone comuni, dai tifosi, che non hanno capito e si sono fatti delle domande. Mi hanno chiesto come mai un impianto pieno di amianto, in un luogo degradato meriti im­provvisamente una tale prote­zione da impedire un investi­mento di due miliardi di euro». Ma che farà la Roma? «Conti­nueremo a rispettare le leggi. Continueremo a fare tutti i pas­si necessari, e giudiziari se sevirà, fino a che l’ultimo passag­gio istituzionale non sarà esau­rito».

SOPRINTENDENZE – La strada, però, si è fatta improvvisamen­te in salita. E l’incontro di mer­coledì, che avrebbe dovuto essere un passo importante verso la riapertura del tavolo della conferenza dei servizi del 3 marzo, rischia di essere svuota­to di contenuti, bypassato dalla partita del vincolo. Più che al­tro, c’è un risvolto tecnico da registrare: l’unificazione di al­cune competenze sotto un’uni­ca autorità, prevista dal decre­to ministeriale sui beni cultura­ li di imminente pubblicazione, potrebbe spostare il prosegui­mento dell’iter per il vincolo presso la Soprintendenza per l’area centrale guidata da Fran­cesco Prosperetti, che non si è ancora espressa sulla vicenda.

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