Il Messaggero – Baldini oggi torna a casa

Ora che è tornato, con casa a via Margutta, con più capelli grigi e con il sorriso (e il naso storto) di sempre; ora che è di nuovo a Trigoria e parla inglese come sei anni fa parlava il toscano, vengono in mente mille cose. E mille sue parole. «Per lavorare in una società bisogna fidarsi delle persone che si hanno accanto», disse Franco Baldini andandosene dalla Roma, il 25 marzo del 2005, con l’irriverente etichetta di ex consulente di mercato di Franco Sensi. «Sono qui per evitare che qualcuno possa accusarmi di scappare di notte, magari su un’auto strana…», aggiunse nel salone dell’hotel Sheraton all’Eur, facendo una battuta – che poi gli si ritorcerà contro – sul (presunto) fuggiasco Fabio Capello. E ancora. «Ai tifosi dico solo una cosa: la Roma è al di sopra di tutto. E, come si sa, la Roma non si discute: si ama».

Torna da massimo dirigente, anche se il presidente è e sarà Tom DiBenedetto. Ma Baldini sarà, a tutti gli effetti, il più alto rappresentante del consorzio americano che ha acquistato la Roma. In realtà, lui lo è da mesi, solo che fino a qualche settimana fa la cosa non poteva essere ufficializzata. È stato lui, del resto, a scegliere prima il ds, Walter Sabatini, poi l’allenatore, Luis Enrique, e non v’è dubbio che ci sia il suo zampino anche sull’arrivo alla Roma di Claudio Fenucci, ad giallorosso. Di certo, il nuovo responsabile della comunicazione, Daniele Lo Monaco, così come il medico sociale, Michele Geminiani, sono robe sue. Oggi (ri)prenderà possesso di Trigoria, domani incontrerà i cronisti per parlare ai tifosi. Dalla piazza il suo ritorno a Roma è stato prima salutato con grande enfasi, poi l’entusiasmo si è un po’ raffreddato, forse anche per via di quell’intervista di luglio: adesso, l’impressione è che la gente da Baldini si aspetti subito fatti reali, concreti. Tipo il rinnovo del contratto di De Rossi. La cosa è tra le priorità del nuovo (vecchio) dg, ma la faccenda ufficialmente sarà sistemata – se sarà sistemata – con discreta calma, diciamo entro quattro settimane a partire da oggi, anche per non far fare una brutta figura a chi da mesi sta tentando (invano) di arrivare al nero su bianco. E, conoscendo i personaggi in questione, non v’è dubbio che basteranno due minuti (forse è anche troppo…) per chiarirsi vicendevolmente con Francesco Totti (che tornerà contro il Milan). «La Roma è al di sopra di tutto», o no?

Pur di averlo di nuovo a Trigoria, pur di convincerlo a lasciare l’amata Londra la nuova Roma gli ha dato un sacco di soldi e carta bianchissima. Adesso c’è bisogno di stare quanto più possibile accanto a Luis Enrique, affiancando, e supportandolo, il ds Sabatini. Baldini è stato lo sponsor dell’asturiano, tocca a lui più che a qualsiasi altro dirigente difenderlo da tutto e tutti. Non tanto per dimostrare al mondo di aver avuto buon intuito, quanto per dare solidità a certezze ora traballanti.
Il Messaggero – Mimmo Ferretti

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