Baldini: “Tachtsidis vittima del caso-De Rossi. Totti si merita il rinnovo ogni giorno. Torosidis? Era imprevisto, ma necessario”

Il direttore generale della Roma Franco Baldini è stato ospite di ‘Novanta minuti’, in onda su Rai Sport. Ecco i passaggi dell’intervista realizzata al dirigente giallorosso:

TOROSIDIS“Intanto deve finire le visite mediche, quindi aspettiamo l’ufficializzazione. E’ curioso che si dia l’ufficialità prima di noi. E’ un giocatore che era quasi necessario in questo momento. Siamo contenti di Piris e Balzaretti, nonostante le critiche, però combattono da circa un mese con infortuni che ne hanno pregiudicato le prestazioni. Serviva un giocatore per poter dare ricambio, data la sua attitudine a giocare sia a destra che a sinistra. Credo che sul mercato ci fermeremo. Anche l’affare Torosidis non era in programma. Non credo che arrivi Bellomo. Lo abbiamo seguito, come altri ragazzi della B. E’ un giocatore interessante, ci sono diversi appetiti dietro,  ma credo che non è il nostro momento“.

TACHTSIDIS“Io credo sia in qualche modo la vittima di questa querelle che è stata sospinta per tanto tempo fin dall’inizio sull’utilizzo da parte di Zeman di De Rossi, o meno. E’ un ottimo giocatore, non ha mai potuto dimostrare quanto buono sia come giocatore per via delle responsabilità di cui è stato caricato”.

TOTTI “Il contratto di Totti scade a giugno 2014, credo che con lui ci sarà la possibilità di parlare a tempo debito. Si sta meritando il rinnovo tutti i giorni sul campo”.

ROMA-INTER“Teniamo molto alla partita, è un’occasione per accedere alla finale all?Olimpico, che sia contro la Lazio o contro la Juventus. Abbiamo intenzione di fare il possibile per arrivarci”.

LEGA“Intanto Roma, Inter, Juventus e Fiorentina, che cercano di promuovere un certo percorso, sono responsabilmente rimaste fuori dalla stanza dei bottoni. Ma finché vige l’esercizio della democrazia ci conformeremo alla maggioranza, non rinunciando a fare proposte e portate un contributo per una governance diversa. Qui si parla sempre di persone, non si è parlato minimamente di programmi. Proporremo dove sarà possibile proposte per una governance diversa. Beretta può essere un buon presidente ma non è un presidente a tempo pieno. UniCredit azionista della Roma è la testimonianza che la politica della società non la determina la banca, e non ci è stata mai fatta alcuna pressione. E cercavamo qualcosa che rappresentasse il bene comune, piuttosto che l’interesse particolare come altri hanno fatto”.

CAMPIONATO – “Non mi aspettavo di avere due punti in meno. Mi aspettavo di avere diversi punti in più, credo che questa sia un’ottima squadra, che ha un ottimo allenatore. E’ chiaro che un’ottima squadra e un ottimo allenatore non bastano a ottenere risultati. Mi prendo le responsabilità perché ci vogliono anche quelle condizioni per stabilire una dinamica. per cui i giocatori vengano convinti all’adesione totale al percorso da fare. Questo è il calcio. Ci vuole anche chi deve essere in grado di creare un ambiente favorevole. Forse questo ancora non lo abbiamo fatto. Tutte le componenti di qualcosa che non ha prodotto risultati hanno responsabilità, ma riconosco il valore in assoluto della squadra. Tutti quelli con cui mi confronto, che sanno di calcio, mi dicono: ‘Lo sapete che avete una delle squadre più forti in Italia?’. Domenica non è stata la partita più spettacolare del mondo, a parte quella mezz’ora. Ma nel secondo tempo, pur non giocando in un modo non brillante, e io sono il primo a dirlo, l’Inter non ha mai tirato in porta. Ma la squadra c’è, non riesco a non vederla. Anche quei giocatori che sono adesso nel mirino della critica, e mi riferisco per esempio a Tachtsidis. E’ un buonissimo giocatore che ancora non ha avuto mai la possibilità di esprimersi compiutamente, perché gli è stata riversata una pressione enorme per un ragazzo di 21 anni che gioca per la prima volta in Serie A, e stato identificato come l’anti-De Rossi e ha pagato per colpe non sue. La cosa migliore che forse abbiamo guadagnato in questa gestione è l’apertura di credito dei tifosi. Tant’è che hanno avuto anche un atteggiamento maturo, sostenendoci per tutta la partita nonostante questa non piacesse. L’unica volta che non è successo è stato nel primo tempo con l’Inter, quando Tachtsidis è stato subissato di fischi durante il riscaldamento, perché si pensava che andasse a prendere il posto di De Rossi per una decisione tecnica, non perché era infortunato. Quando ho visto Tachtsidis toccare il primo pallone ho detto ‘Stasera non ce l’avremo’”.

FUTURO“A fine anno mi renderò responsabile, come faccio sempre in tutte le cose che faccio, indipendentemente dalla durata del contratto o meno. Mi rendo disponibile a trarre le conclusioni a fine campionato. Ma attenzione: in questa società ogni giorno viene fatto qualcosa per migliorare. Comunque vada, quando quello che oggi si chiama un fallimento verrà guardato con più obiettività, verrà visto che su questa squadra con i soli due-tre innesti, non le rivoluzioni che sono state ritenute necessarie da parte nostra, potrà competere. L’Europa è il primo segno importante, del quale mi renderò responsabile ulteriormente ma il valore di un manager si valuta da quello che ha lasciato e costruito del tempo. Indipendentemente da come verrà valutata la bontà del mio lavoro, questa Roma ha delle forte basi sulle quali bisogna investire. Sono ancora convinto, magari scioccamente per qualcuno, di avere la possibilità di raggiungere una posizione diversa. Al momento mi rifiuto di tenere in considerazione l’ipotesi di un’alternativa a Zeman.” 

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