Gazzetta dello Sport – Baggio a Totti: ” Ti invidio per Luis Enrique”

Tempo fermo. Ghiacciato in un abbraccio da storia del calcio.Francesco Totti e Roberto Baggio s’incontrano al bar del centro sportivo di Trigoria: 416 gol in Serie A a colloquio. Niente d’impegnativo. I monumenti parlano poco. Baggio, a Trigoria per uno stage organizzato dal corso allenatori di Coverciano, chiede al capitano della Roma se ha superato i problemi muscolari. Totti lo rassicura e allora il discorso vira su Luis Enrique. Una decina di minuti, quanto basta al capitano per spiegargli come si trovi a suo agio con il nuovo tipo di lavoro e a Baggio per concludere: «Ti invidio. Ai miei tempi si lavoravo più sul fisico e meno con la palla. Se avessi avuto un tecnico del genere, forse mi avrebbe allungato la carriera». Dopo i saluti, Baggio va a lezione, quella tenuta dallo stesso Luis Enrique agli allenatori, proprio mentre il c.t. Ferrara ufficializza:«Borini resterà nella Nazionale dei grandi».

Usa: sfida al Liverpool
 Intanto ieri la Roma ha ufficializzato le date della trasferta estiva dal 22 al 28 luglio negli Usa. I giallorossi giocheranno tre amichevoli: a Chicago, Boston e New York. Mentre si cercano avversari per il primo e il terzo match si parla di un team polacco e del Fulham, la seconda è già stata ufficializzata: al Fenway Park l’avversario sarà il Liverpool, nella cui proprietà detiene una quota di minoranza anche il presidente giallorosso DiBenedetto. «Uno dei nostri obietti prioritari — dice il socio forte James Pallotta – è far crescere il marchio Roma negli Stati Uniti e queste amichevoli saranno un grande passo.”Non riesco a pensare ad un palcoscenico migliore che veder giocare la Roma nella mia città natale, in quello che sperò sarà solo uno dei tanti derby tra questi due grandissimi club“. Detto che dall’Inghilterra anche Dalglish è «entusiasta» della sfida, non è escluso che l’ultima data della tournée possa saltare qualora la Roma dovesse giocare il preliminare di Europa League del 2 agosto. Mister Pallotta capirà. Forse.

Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

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