Avanti. Raggi sicura: “Stadio ok”

Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Non esistono settimane più tranquille di altre per chi si occupa dello stadio della Roma. Non per chi deve tirare avanti un progetto che continua a barcollare, almeno. In verità con l’arrivo presso la Regione Lazio dei disegni definitivi (o quasi: manca qualche aggiustamento dettato dagli emendamenti alla delibera di pubblico interesse) e del testo uscito dalla votazione dell’Assemblea Capitolina ci si potrebbe aspettare qualche giorno e notte di quiete: lì si stanno leggendo le carte e hanno ancora due settimane buone per decidere che destino infliggere alla conferenza dei servizi. Anzi, alle conferenze: quella attualmente in scadenza e quella che probabilmente dovrà nascere dalle ceneri dell’altra, per concludersi, si spera, ben prima della fine di quest’anno solare. Senonché il varo della delibera suddetta e la decadenza del vincolo delle belle arti sul vecchio ippodromo hanno messo in moto la furia giustizialista di associazioni sparse. Quindi è ragionevole aspettarsi una nevicata estiva di ricorsi in tribunale. Il Tar aspetta e questa settimana, appunto, è buona come un’altra. Logica vorrebbe che si aspettasse la decisione definitiva della Regione, ma logica vorrebbe pure che la tutela della nidificazione delle rane non entrasse affatto nel dibattito.

IMPEGNI – Ci sono un mucchio di cose da fare prima di vedere, ammesso che si veda un giorno o l’altro, l’apertura dei cantieri. E’ corretto comunque essere ottimisti perché almeno due giocatori della partita sono determinati ad arrivare in fondo. La Roma, naturalmente, ma anche il Comune. Il Movimento 5 Stelle che guida la maggioranza non può permettersi di veder svanire nella nebbia un altro progetto qualificante della sua esperienza amministrativa. Infatti il sindaco Virginia Raggi afferra qualsiasi occasione di parlare dell’argomento e se non c’è se la crea. Ha deciso che il Campidoglio non comunica abbastanza con i cittadini e ieri per invertire la tendenza è partita proprio dallo stadio: «Abbiamo mantenuto gli impegni. Roma avrà uno stadio fatto bene, nel verde e a basso impatto ambientale, che rispetta la legge ma soprattutto gli interessi della collettività. Sarà un’opportunità per rilanciare l’economia della nostra città. Abbiamo garantito tutte le opere pubbliche necessarie al quadrante e alla città, come il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, l’unificazione di via Ostiense e via del Mare dal Gra al nodo Marconi, la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano e la realizzazione di due ponti ciclopedonali». Ma è proprio sulla questione viabilità e trasporti che le idee dei 5 Stelle appaiono carenti e che il progetto conoscerà altre settimane di sostenuta tensione.

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