Avanti al 97’! Brividi Roma, ci pensa Totti

Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma conquista la semifinale di Coppa Italia all’ultimo respiro. Ci ha pensato Totti a spingere la squadra giallorossa verso la doppia sfida con la Lazio, realizzando su rigore il gol che vale la qualificazione dopo sette minuti di recupero. La Roma si è complicata la vita contro il Cesena, in piena zona retrocessione in serie B, rischiando di arrivare ai supplementari. La squadra di Camplone ha messo paura ai giallorossi già nel primo tempo, quando ha colpito un palo e ha avuto più occasioni della Roma. Nella ripresa dopo il vantaggio di Dzeko è arrivato il pareggio di Garritano e ci è voluto un rigore all’ultimo minuto per conquistare una vittoria che sembrava scontata. La Roma ha giocato distratta, soprattutto in difesa, dove Manolas è sembrato la brutta copia del difensore ammirato in queste stagioni.

TOTTI TITOLARESpalletti ha portato in panchina sei titolari e ha riproposto Totti titolare dopo quasi due mesi. L’ultima volta era accaduto nel gelo di Bucarest, l’8 dicembre, nell’inutile partita contro l’Astra Giurgiu. In panchina non c’era Grenier, per il quale non è arrivato in tempo il transfer. Manolas è tornato a guidare la difesa, dopo essere rimasto in panchina contro la Samp, Mario Rui ha giocato la sua seconda partita in giallorosso e Paredes, sgombrata la testa da ipotesi di mercato, ha permesso a De Rossi di riposare. Il Cesena, che ha altri problemi a cui pensare, a cominciare dalla lotta per evitare la retrocessione in Lega Pro, non è venuto all’Olimpico a fare la comparsa e la Roma se ne è accorta subito. Già dalle risse in area di rigore sui calci d’angolo. La squadra di Spalletti, lunga e con grandi distanze tra i reparti, ha concesso al Cesena di crederci e affondare in contropiede. Totti ha cominciato da falso nueve, ma è retrocesso presto nella più congeniale posizione di trequartista, perché Perotti si è infortunato quasi subito ed è stato sostituito da Dzeko. In difesa gli errori di Manolas e Juan Jesus hanno portato il Cesena vicino al gol. Al 25′ Konè su un inserimento ha scheggiato il palo, al 39′ all’ennesima amnesia del greco, Rodriguez è stato fermato in extremis da Alisson. La Roma non ha mai fatto un tiro in porta, salvo un timido tentativo di El Shaarawy in apertura. La squadra di Spalletti è andata al riposo tra i fischi.

EFFETTO RADJA – Nella ripresa il tecnico ha inserito Nainggolan al posto di Juan Jesus e ha cambiato la Roma. La difesa è passata a quattro, con Bruno Peres e Mario Rui molto alti, nel 4-3-1-2 il belga si è sistemato a centrocampo, ma ha cercato spesso l’inserimento. La prima vera occasione è stata sua, con un tiro da fuori molto pericoloso. Ma intanto la Roma è cresciuta, ha alzato il baricentro, il ritmo non è stato più basso come nel primo tempo. Dzeko ha sbagliato un paio di facili occasioni prima di andare a segno. Al 23′ ha sbloccato il risultato al termine di un’azione in velocità cominciata da Totti e ha sfruttato un assist di El Shaarawy. Scacciati i fantasmi dell’eliminazione? Neanche per idea, perché la Roma si è vista solo per pochi minuti fino al gol e poi si è riseduta, adagiandosi sulla presunzione che il discorso fosse chiuso. Il Cesena non ha smesso di crederci e dopo cinque minuti ha trovato il pareggio. Un cross innocuo di Balzano è stato bloccato da Alisson in uscita su Manolas, ma il portiere ha perso goffamente il pallone e per Garritano è stato un gioco da ragazzi ribattere a rete. Per la Roma è cominciata un’altra partita, ma ha continuato ad attaccare confusamente. Totti è andato vicino al gol su punizione e all’ultima azione ha evitato i supplementari, realizzando dopo sette minuti di recupero il rigore concesso da Maresca per atterramento di Strootman da parte di Agliardi. E adesso il derby in semifinale.

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