Atalanta-Roma 3-3: le pagelle. Una squadra da psicanalisi, altra rimonta subita. Nzonzi e Cristante out col Milan, Dzeko fa sorridere

Pagine Romaniste (S.Indovino) – Il quesito, sempre più attuale, è: ma questa squadra cambierà mai? Nel 2006 fu il Palermo al Barbera, nel 2011 il Genoa a Marassi, a fine 2018 il Cagliari con due uomini in meno. Tutte occasioni (giusto per citarne alcune) in cui la Roma si è fatta rimontare, come nella partita di oggi, quando era in vantaggio di due o più gol. Oggi la squadra di Di Francesco ha la grande abilità di sprecare un vantaggio di ben 3 reti, dopo un primo tempo giocato secondo manuale, grazie ai gol di Dzeko (2) ed El Shaarawy. La rete subita a fine prima frazione fa presagire il peggio, e in appena 20 minuti l’Atalanta pareggia, permettendosi il lusso di sbagliare anche un calcio di rigore in precedenza. Siccome i guai non vengono mai da soli, Nzonzi e Cristante, diffidati, sono stati ammoniti e salteranno il Milan.

ROMA

Olsen 5 – Diciamo pure che non è nel suo miglior periodo da quando si trova nella Capitale, poiché anche oggi è impreciso in diverse circostanze, specialmente nel primo e nel terzo gol subito.

Karsdorp 5.5 – Ha ormai in sé un ottimo passo sulla corsia, ma la fase difensiva lascia ancora fin troppo a desiderare. Determinate coperture non sono proprio adeguate, come quella in occasione del primo gol subito che riapre tutto.

Manolas 5.5 – Partita molto lunatica del greco. Con Zapata lotta con forza, velocità e intelligenza. Poi si perde Toloi che riesce a segnare di testa in maniera piuttosto indisturbata, e da quel momento è come se perdesse di convinzione.

Marcano 5.5 – Partita simile a quello del compagno di squadra, in cui il suo demerito è quello di non riuscire mai a garantire la sicurezza necessaria.

Kolarov 5 – Nel primo tempo non è altro che un uomo in più nei tanti contropiedi messi in atto dalla Roma, la sua ripresa è di bassa qualità. In maniera fin troppo ingenua commette fallo da rigore su Ilicic (squadra poi graziata), e un minuto dopo liscia clamorosamente il pallone dando il via allo sviluppo dell’azione del pari definitivo.

Nzonzi 6 – In questo nevoso pomeriggio bergamasco la sua fisicità in mezzo al campo è a dir poco fondamentale. Contrasta con i muscoli le avanzate avversarie finché può. Una note di merito per l’assist regalato a Dzeko nel primo tempo, che il bosniaco sfrutta a pieno.

Cristante 6 – Non è certamente una partita facile per l’ex di turno, su cui piombano addosso in tutte le occasioni gli avversari. Rimane tuttavia molto bravo a gestire determinati possessi con calma e tranquillità. Ammonito, sarà costretto a saltare il Milan.

Zaniolo 6 – Non ha ovviamente il fisico e il passo per fare il velocista alla Under, ma nell’inedita posizione di esterno alto regala in ogni caso due assist al bacio per i compagni, che abili realizzano. Poi è sovrastato, come del resto dei giocatori, dalla forza fisica degli avversari.

Pellegrini 6 – Appare un po’ scarico rispetto al solito, e la sua non lucidità è tradotta in diversi palloni persi. Mette tuttavia tanta corsa al servizio della squadra, prima di essere richiamato in panchina per evitare un’ulteriore squalifica.

El Shaarawy 6.5 – Si salva dalla debacle generale della ripresa perché lascia il campo con la Roma ancora in vantaggio. Conferma il suo feeling con il gol, mantenendosi in testa alla classifica marcatori giallorossa.

Dzeko 6.5 – Se c’è una nota positiva della giornata di oggi, è il primo tempo dell’attaccante. Non segnava in campionato da ottobre e oggi realizza con precisione la doppietta personale da vero bomber. Nella ripresa poi non tocca praticamente mai il pallone, poiché i compagni sono tutti schiacciati a difendere e lui può fare ben poco.

Kluivert 4.5 – Ingresso in campo a dir poco da brividi, utile soltanto a scatenare le furie di Di Francesco.

Florenzi 5 – Ci si attendeva sicuramente un apporto diverso nello scampolo di gara da lui giocato. Invece, nonostante sia fresco, si fa sempre sopraffare dagli avversari.

Fazio s.v. – Regala un po’ di sicurezza alla difesa nelle battute finali.

Di Francesco 5.5 – I motivi di questi black out improvvisi non si capiranno davvero mai, sopratutto perché non è il primo allenatore (e non sarà l’ultimo) a viverli sulla panchina romanista. Ingenuo da parte della sua squadra prendere gol a pochi istanti dallo scadere del primo tempo; se col Torino si era dimostrata una buona forza mentale, le convinzioni maturate in settimana sono immediatamente soverchiate.

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