Atalanta, Gasperini: “Avevamo qualche difficoltà ad essere pericolosi nel primo tempo. Il vantaggio sulla Roma non è definitivo”

Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato al termine del match contro la Roma vinto 2-1 dai bergamaschi. Queste le sue parole:

GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA

È l’ennesima volta che andate in svantaggio…
I numeri hanno un significato, vuol dire che quando siamo in svantaggio togliamo freni e calcoli. La squadra si esprime al meglio quando deve fare gol e vincere la partita. Diversamente… A volte c’è della casualità, nel primo tempo non meritavamo di andare in svantaggio, avevamo avuto molte occasioni. Era una partita più equilibrata, non arrembante come il secondo, ma averlo preso al 45’ del primo tempo lo fa vedere il tutto in maniera più negativa. Abbiamo fatto fatica nei disimpegni, soprattutto sulla parte destra quando dovevamo uscire. Quando siamo andati là siamo stati pericolosi.

I tre attaccanti non sono stati poi così incisivi…
La Roma dietro ha fatto bene, Smalling ha fatto una grande partita. Alle volte se sei meno veloce rischi di non avere così tante occasioni. Il fatto di avere tolto Zapata è stato quello di togliere un punto di riferimento a Smalling, perché il Papu lo portava più fuori. È una opportunità che abbiamo cresciuto, per necessità, perché non c’è stato il colombiano per tre mesi. Zapata è importante, poi ci sono letture e momenti, di partita in partita.

Palomino ha sbagliato e poi segnato subito…
Noi abbiamo preso 32-33 gol in campionato, ma poi andiamo a segnare. È il modo di giocare che ci espone a qualche errore tecnico, ma non cambia il valore del giocatore. Sono contento che abbia fatto gol. C’è stato un calcio d’angolo nel primo tempo dove Djimsiti aveva tirato: lo abbiamo detto nell’intervallo, è stato bravo a non ingolosirsi.

Quanto è importante questa vittoria? 
Non è fondamentale per la corsa alla Champions, ma sicuramente mette un bel vantaggio sul settimo posto. Ai fini della Champions ci mette in condizione di arrivare davanti alla Roma, ma è un’ottima squadra, ha del valore. Da questo incontro noi veniamo fuori con una consapevolezza di potere arrivare davanti. Per noi arrivare in Champions è il traguardo massimo, è come vincere lo scudetto.

Avete recuperato molti palloni sulla trequarti…
Noi abbiamo un grande giocatore che è il Papu, può fare il centrocampista o l’attaccante. Quando gioca più dietro non ha un grande recupero palla, così alto. Mettere Pasalic più dietro è per recuperare palla in mezzo al campo, più Gomez.

Ma lo scudetto è impossibile? 
Fosse per me avrei provato già quest’anno. Se facciamo 72 punti un anno, 70 l’anno dopo, possiamo arrivare anche qui a 70 con una nuova Champions. Per come la vedo io bisogna arrivare a posizionarsi a 75-80 punti. Non è il traguardo massimo per tutta la vita, siamo già al massimo, siamo già al top. Non vedo la necessità di aspettare l’anno prossimo. Non è detto che tutti gli anni Milan e Napoli abbiano certe situazioni. Poi lo Scudetto lo vinci a 90, se non fai 80 non riesci a prenderne venti in più. Avere la Champions è un bel vantaggio, il target che vedi è molto alto, più del campionato.

Avete perso un po’ di energie? 
Energie positive, quando vinci così. Ora facciamo un riposino e domani stiamo già meglio. Valencia la aspettiamo da mesi, hai la fortuna di poterle giocare e non puoi arrivare stanco e affaticato. Al Mestalla sarà una corrida, serve la migliore Atalanta possibile a cominciare da San Siro.

GASPERINI A RADIO RAI

La partita?
Penso che non abbiamo fatto male nel primo tempo, ma è stato brutto prendere un gol strano al 45′. Avevamo avuto buone occasioni, poi nella ripresa abbiamo avuto una marcia in più e ribaltato la partita e abbiamo meritato. Questa era una gara importante, la Champions è un sogno cercheremo di portarlo avanti il più possibile ma quello che ci permetterà di rigiocarla è il campionato e sul campionato dobbiamo avere massima attenzione.

Pasalic entra e segna?
In queste situazioni è evidente che sono fortunato, volevo portare Gomez in posizione più offensiva e prendere campo in mezzo con Pasalic e poi abbiamo iniziato a creare molto opportunità.

Sul Valencia?
Generalmente cerchiamo di isolarci e pensare ad una gara per volta, il retropensiero esiste ed è normale, abbiamo iniziato a guardare questa squadra da tempo ma il campionato è fondamentale, si è creata una bella distanza con il sesto, settimo posto e quella di stasera era una gara fondamentale.

Chi avresti tenuto dei tanti giocatori ceduti?
Devo dire tutti, nessuno escluso. Sono stati tutti che hanno segnato un periodo dell’Atalanta straordinaria, questa sera nella Roma c’erano Spinazzola, Cristante, chi è passato di qua, non c’è un ragazzo che non si è legato a noi.

Quanti tifosi verranno a San Siro in Champions?
Mi hanno detto che sono stati venduti oltre 42 mila biglietti, speriamo in questi tre giorni che aumentino, San Siro è una platea straordinaria e giocare con tanta gente è ancora più facile.

GASPERINI A DAZN

Perché non ha fatto entrare subito Pasalic?
Avevamo studiato che quello era il momento giusto, noi abbiamo degli equilibri. Possiamo cambiare spesso la partita oggi avevamo qualche difficoltà nel primo tempo ad essere pericolosi. Ci sono dei momenti diversi della partita che dipendono anche dall’avversario. E’ chiaro poi che se fa gol dopo 19 secondi questo è casuale ma la cosa importante è ritrovare l’equilibrio giusto dentro al campo.

Come si convive con questo continuo entusiasmo?
Non ci sono tanti esempi in Italia di questo entusiasmo. Sarà così anche mercoledì al San Siro, una città che si sposta. Dà una spinta a tutti, a me e ai ragazzi. E’ una benzina in più da spendere.

Avete messo una bella bandierina nerazzurra sul quarto posto?
Non ne sono convinto, ci sono 14 partite ancora che sono veramente tante. Noi abbiamo acquisito convinzione che possiamo giocarcela e molto dipenderà da noi. Il vantaggio sulla Roma non è definitivo perché è una squadra forte ma in noi c’è la convinzione che possiamo terminare davanti.

Come puoi allenare il fatto di far entrare in modo giusto un giocatore durante la partita?
Noi le alternative maggiore le abbiamo in quei ruoli di centrocampo. Tutto sommato tante squadre hanno più sostituti di noi in attacco. Noi dobbiamo trovare soluzioni a centrocampo, lì riusciamo più volte a variare i ruoli, questa cosa ci ha portato a segnare tantissimi gol. A volte non è neanche necessario la punta centrale, per esempio in questi tre mesi che non ha giocato Zapata perché era infortunato abbiamo trovato altre soluzioni.

La Roma vi ha creato qualche problema nella pressione nel primo tempo. Poi hai chiesto a Gomez di venire fuori dal traffico e nel secondo tempo gli hai cambiato posizione…
Noi dal punto di vista tecnico possiamo far meglio, in disimpegno nel primo tempo non siamo andati bene, abbiamo variato poco le alternative in uscita nel primo tempo ma soprattutto tecnicamente non abbiamo giocato bene. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio ed eravamo più veloci. Come qualità di gioco ci ha aiutato togliere Zapata che era un punto di riferimento.

Hai cominciato a immaginare la notte di San Siro?
Sarà una partita molto difficile, il Valencia è tra le squadre che ci auguravamo di incontrare, è una partita esaltante.

GASPERINI A SKY

Valencia?
È una partita che aspettiamo da mesi, mercoledì la giocheremo con 40.000 persone al momento a San Siro, sarà un bell’appuntamento.

Atalanta in crescendo durante la partita?
Abbiamo meritato di vincere, abbiamo giocato meglio anche nel primo tempo che abbiamo chiuso sotto di un gol. Nella ripresa abbiamo sbagliato meno tecnicamente, nel primo tempo facevamo più errori tecnici, mentre la ripresa è stata ottima.

Zapata in difficoltà?
È stato fermo a lungo, alterna momenti buoni a momenti di difficoltà, poi oggi ha lottato con Smalling che ha fatto una grande partita, è un difensore di livello. Ho cambiato Zapata per dare possibilità a Malinovskyi e Pasalic di entrare dentro, ho tolto un riferimento centrale.

Il sogno che sta vivendo l’Atalanta?
Mercoledì porteremo tanta gente a San Siro, è un avvenimento incredibile, poi segniamo anche tanti gol, siamo la squadra più prolifica del campionato perché abbiamo qualità e abbiamo tecnica, per questo segniamo tanti gol.

Meglio quando l’Atalanta è in svantaggio?
I numeri dicono questo, in casa abbiamo subìto rimonte da parte di SPAL e Genoa, difficile dire se sia stata una questione tecnica o mentale. Indubbiamente, quando siamo sotto giochiamo meglio perché togliamo ogni freno inibitori, giochiamo un calcio offensivo per recuperare.

La vera forza dell’Atalanta?
Difficile che sia una cosa sola, ci sono diverse componenti. Sono quattro anni che giochiamo ad altissimi livelli, tre anni fa siamo arrivati quarti con 72 punti, abbiamo cambiato tanto ma siamo sempre lì. Per la prima volta in carriera, però, sto giocando per due anni di fila con la stessa squadra eccezion fatta per Mancini. Penso che in Italia ci siano pochi riscontri di entusiasmo verso una squadra, la società è organizzata bene.

Il no alla Roma in estate?
A Bergamo sto veramente bene, l’unica possibilità per andarmene era per giocare lo scudetto, alla Roma puoi giocare un anno per la Champions League, ma l’anno dopo devi vincere lo scudetto.

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