Assessore Caudo: “Stadio della Roma? Il livello qualititativo è molto alto, progetto importante per la Capitale e il Paese. Mancano però alcune carte”

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L’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Giovanni Caudo, è intervenuto sulle pagine del Corriere dello Sport per discutere del progetto definitivo del nuovo Stadio della Roma e, soprattutto, dell’incontro avvenuto con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Queste le sue parole:

E’ stato un incontro positivo, dovuto, anche se non richiesto dalla procedura, perché si tratta di un progetto molto importante non solo per Roma, ma anche per il PaeseSe non avessimo dato prescrizioni precise ai proponenti avremmo potuto prendere il plico e trasferirlo in Regione, ma il Comune ha dato indicazioni precise e quindi è stato costituito un un gruppo tecnico di lavoro interassessoriale, coordinato dall’Urbanistica con sei assessori in tutto, che sta studiando la documentazione e la invierà in Regione e con una relazione che metterà in evidenza eventuali carenze che ci sono nella documentazione“.

Per esempio abbiamo visto che manca la quantificazione dei costi delle opere pubbliche. Questa documentazione la manderemo in Regione e al proponente, che avrà modo di integrare i documenti che sono necessari all’approvazione, ma poi la conferenza dei servizi può richiedere integrazioni specifiche. Via via che studiamo il progetto ci accorgiamo che il livello qualitativo è molto superiore rispetto a quello ricevuto l’anno scorso. La stazione di Tor di Valle è molto funzionale, con una progettazione che tiene conto della sicurezza“.

Caudo parla poi della funzione dell’Osservatorio istituito dai municipi interessati all’opera: “Ieri c’è stata una prima riunione informale dell’Osservatorio. I proponenti hanno recepito le preoccupazioni degli abitanti, hanno fatto una separazione tra il flusso di traffico con destinazione stadio rispetto alla rete viaria a disposizione dei residenti. Non era una prescrizione data dalla delibera, ma riduce di molto le preoccupazioni di sovrapposizioni di flussi di traffico nella zona. Non dobbiamo dare una valutazione, ma verificare che ci siano le opere che avevamo prescritto“.

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