Baldissoni al posto di Baldini

Mauro Baldissoni incontro Villas Boas PR

 

Mauro Baldissoni direttore generale della Roma non è una notizia, semmai una conferma di quanto era nell’aria e soprattutto nelle cose. Dopo l’addio di Franco Baldini e con un mercato tutto da fare (considerando il finale di stagione disgraziato) l’esigenza di una persona forte in un ruolo delicato ma allo stesso tempo concretamente operativo si era fatta subito sentire. (…)
BLITZ – Non c’era bisogno dell’annuncio ufficiale, arrivato ieri sera. C’era bisogno ad esempio che qualcuno chiudesse velocemente la trattativa-Strootman, prima che altri potessero soffiarlo alla Roma. Ecco, nel mese e mezzo di Baldissoni dg ombra (ma neanche tanto) il fiore all’occhiello è stato sicuramente l’acquisto dell’olandese suggerito da Garcia. Il blitz olandese di poche ore, prima di volare a Londra per Osvaldo, consentì a Sabatini accompagnato da Baldissoni, di bloccare Strootman. Tutto il resto lo ha fatto l’avvocato da Roma lavorando, questo gli va riconosciuto, anche nei giorni festivi per chiudere questo ed altri affari come l’arrivo di Maicon dal City.
RESPONSABILITA’ –Insomma, che l’avvocato dello studio Tonucci, con un glorioso passato da giocatore di calcetto, stesse già operando da dg della Roma era sotto gli occhi di tutti. Oggi arriva l’ufficialità che va a premiare Baldissoni ma che gli affida anche nuove e più pesanti responsabilità. Il ruolo di “tramite” tra la Banca e il pool degli americani lo aveva già messo al centro di un lavoro delicato di raccordo. Ora però le responsabilità crescono perchè James Pallotta gli affida il ruolo di timoniere del club. Un club che sogna in grande (il progetto dello stadio ormai pronto ne è una conferma) ma che deve fare i conti con l’esito deludente di due stagioni che non sono bastate a riportare la Roma in Europa, tralasciando poi il 26 maggio.
COMPITI – Personaggio all’apparenza spigoloso, un puntiglio che nasconde forse un po’ di timidezza, almeno per chi non lo conosce bene come noi. Pretende molto da sè e da chi gli sta intorno, in perenne dissidio, dibattito, polemica (chiamatela come volete) con la stampa, della quale mal digerisce qualche entrata dura o qualche iperbole di troppo. Ora però, con l’ufficialità di una carica oggettivamente importante, dovrà anche uscire di più allo scoperto, ad esempio difendere la Roma in Lega dove altri fanno il bello e cattivo tempo, mediare tra Garcia e Sabatini affinchè la Roma torni presto ai livelli che le competono. (…)
Corriere dello Sport

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