“La magia tiene sempre la porta aperta. Davvero sempre. Trovarla dipende solo da noi!” Chissà, se lo sguardo dell’uomo spettacolo del momento Miralem Pjanic abbia mai incrociato le parole scritte da Banana Yoshimoto, fatto sta che queste righe sembrano proprio fare al caso suo. Il momento magico che stava aspettando, ha finalmente bussato alla sua porta. Il “pianista” bosniaco, solo fino a pochi mesi fa, sembrava vicino ad una cessione a seguito di due stagioni non proprio brillanti. Borussia Dortmund, Manchester City e Barcellona sembravano voler mettere fine all’unione tra Miralem e la società capitolina ma, il destino ci ha messo lo zampino. A cambiare le carte in tavola, l’arrivo di un guro d’oltralpe dall’accento francese e dal temperamento tipicamente iberico: “Non vendete Pjanic”. Il guro in questione è, neanche a dirlo, l’altro valore aggiunto della stagione, il tecnico Rudi Garcia. Tre parole indirizzate a Sabatini, tre parole colme di fiducia rivolte al centrocampista bosniaco. Di li a poco la svolta; la strada da percorrere di colpo illuminata, nessuna esitazione ma tanta voglia di riscatto e di dimostrare tutte le doti tecniche che da sempre lo contraddistinguono. Il giovane centrocampista, dopo tanto errare, sembra ora aver trovato l’equilibrio perfetto grazie al supporto di una squadra che in campo dimostra di essere degna di tanto nome e, all’appoggio incondizionato di un tecnico motivatore e sostenitore. La settimana appena conclusa, elegge Pjanic a protagonista assoluto. Martedì sera durante l’incontro Lituania-Bosnia ha saputo prendere in mano la sua Nazionale conducendola al Mondiale e venerdì sera nell’incontro Roma-Napoli, il numero 15 giallorosso ha segnato la doppietta delle meraviglie scrivendo con coraggio e umiltà una nuova pagina della sua carriera, una pagina che da troppo tempo era rimasta bianca. Una punizione al 48’ e nel secondo tempo la firma dal dischetto, in una serata che, dopo otto vittorie consecutive, conferma la Roma capolista. Otto un numero che nell’ideale di tutti segna un legame con l’infinito, il numero dell’equilibrio cosmico. Ma otto nella fisica nucleare è anche il numero magico e Miralem, ora tramutato in mago, non deve far altro che continuare a seguire il suo “sentiero dorato”. (dal “Meraviglioso Mago di Oz”)
Fiammetta Fiorito
