Il Messaggero – All’Olimpico la terza volta di Tagliavento

Allora è proprio vero: non c’è due senza tre. Una regola che vale per Paolo Tagliavento, l’arbitro dei derby (in una stagione ne ha diretti quattro) che Lazio e Roma ritrovano per la terza volta in tre stagioni. «Tagliavento è uno dei nostri arbitri più importanti, da tanti anni ai vertici, apprezzatissimo all’estero, tra i 10 nostri internazionali. La sua designazione non è certo casuale, ma frutto di test medici, tecnici e psicologici che l’hanno confermato tra i più forti e più in forma del momento», ha detto il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi a Tv2000 a proposito della scelta di Stefano Braschi. Una scelta che, come è accaduto in passato, non è piaciuta ai tifosi della Lazio che con l’arbitro di Terni non hanno un feeling particolare. Nei precedenti derby con Tagliavento in campo, infatti, la Roma ha vinto entrambe le volte: due a uno nel 2009-10 (con un rigore per parte, ma Floccari sbagliò quello laziale, che avrebbe portato la sua squadra sul due a zero); due a zero lo scorso campionato, con la doppietta citata ieri da Totti (secondo gol su calcio di rigore).
Tagliavento, diventato quest’anno un arbitro di Premier Development dell’Uefa, è internazionale dal 2007 e nel 2010 si è visto assegnare il premio Mauro (la massima onorificienza dell’Aia, quest’anno andata a Paolo Valeri che dirigerà Milan-Palermo) a conclusione della sua migliore stagione, quella delle famose manette di Mourinho. Nel bilancio con le due squadre, il trentanovenne Tagliavento ha diretto venti volte la Roma, con 14 vittorie e tre sconfitte (arrivate nelle ultime quattro gare incrociate con i giallorossi), mentre ha diretto la Lazio diciassette volte, anche qui con un bilancio favorevole, fatto di otto vittorie e sei sconfitte. La metà delle quattro vittorie biancocelesti sono arrivate lontano dall’Olimpico. I giocatori laziali, quando lo incontrano nel derby, non sembrano avere un buon rapporto con l’arbitro ternano. Soprattutto Ledesma, espulso entrambe le volte da Tagliavento. Anche Radu, nell’ultimo derby, ha visto sventolarsi un cartellino rosso per un accenno di testata a Totti sulla bandierina del calcio d’angolo.
Il Messaggero – Roberto Avvantaggiato

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