Antonucci: «Mamma è per te!»

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma evita una sconfitta immeritata grazie a un ragazzino cresciuto nel vivaio, che gioca con la maglia giallorossa grazie a Massimo Santopadre, il presidente del Perugia, che quando era presidente dell’Atletico 2000 cedette Mirko Antonucci alla Roma. Si fece convincere da Bruno Conti, che riuscì a pagare 18.000 euro, rispetto ai 30.000 già pattuiti con l’Inter. Santopadre ricorda ancora divertito l’episodio: «Stava per cominciare una partita della Roma contro il Milan e stavo davanti alla tv. Bruno Conti all’epoca seguiva la prima squadra da direttore tecnico. Lo inquadrarono e vidi che stava facendo un numero sul cellulare. Mi squillò il telefono e pensai: “gli è partita una telefonata”. Invece Bruno, con la partita che stava per cominciare riuscì a convincermi a dargli Antonucci. Stasera alla fine della partita con la Samp ci siamo messaggiati e ho ricordato a Bruno l’episodio». All’epoca Antonucci aveva 13 anni. Santopadre ci rimise qualche migliaio di euro, tradito dalla fede giallorossa. Bruno Conti ricorda con emozione l’arrivo del giovane attaccante dei Colli Albani alla Roma: «Mi portarono una segnalazione di D’Andrea, allenatore dei Giovanissimi al nostro responsabile degli osservatori, Marco Avvantaggiati. Lo andò a vedere e decidemmo di prenderlo subito. L’ho fatto venire a Trigoria e poi ho convinto Santopadre. Devo ringraziare Massimo, perché mi ha mostrato amicizia, preferendo la nostra offerta, più bassa, a quella dell’Inter».

ERA UN GIOVANISSIMO.- Il campo dell’Atletico 2000 si trova nella zona Certosa, a sud est di Roma. Lì è cresciuto anche Caprari, che ieri ha messo paura alla Roma. Bruno Conti ha sempre puntato su questo ragazzino: «Sono contento per lui, per la sua famiglia. Sono contento perché è il frutto del lavoro che è stato fatto. Mirko ha una famiglia stupenda alle spalle. La madre Lucia e il nonno, lo hanno sempre accompagnato agli allenamenti, lo hanno seguito con amore». Antonucci ha cominciato il percorso nella Roma partendo dai Giovanissimi, oggi è titolare nella Primavera, ma Di Francesco lo segue tantissimo e lo sta facendo crescere. Il tecnico a fine partita ha detto: «Ci vuole coraggio a mettere dentro un ragazzo di 18 anni, ma la forza me l’ha data lui, dimostrando il suo valore. Ero in dubbio di farlo giocare dall’inizio, per dire la stima che ho nei suoi confronti. E’ un giocatore di grande qualità, a volte tiene la testa troppo bassa. Deve restare umile, ma può fare grandi cose. Poteva anche fare gol, in quella occasione gli ha tolto la palla Dzeko». Mirko a fine partita è il ritratto della felicità, per il debutto in A e per l’assist del pareggio: «Dedico questo giorno a mia madre perchè sin da bambino le dicevo che volevo debuttare a Marassi. Finalmente il momento è arrivato, mi è sempre piaciuto questo stadio, mi ha portato fortuna». Bruno Conti segue anche la crescita di Antonucci, adesso che si affaccia in prima squadra: «E’ un attaccante esterno, bravo a puntare l’uomo. Eusebio lo sta facendo migliorare anche nella fase di non possesso». Il suo procuratore Paolo Paloni lo segue da quando arrivo alla Roma: «Sono commosso. Mirko e la sua famiglia meritano questa soddisfazione».

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