Il testimone Conte: “Nessuna anomalia, volevo sempre vincere”

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La Repubblica (G. De Matteis) – Il ct della Nazionale Antonio Conte, in aula, a Bari, in uno dei processi nati dall’inchiesta sul calcioscommesse, arriva come testimone, citato dalla difesa di alcuni degli imputati (18, soprattutto ex giocatori). L’allenatore è chiamato a spiegare se, quando ricopriva l’incarico di tecnico del Bari, abbia notato anomalie prima e dopo due partite di serieB: Bari-Treviso, giocata il 10maggio 2008 e finita 0-1 e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009 conclusasi 3-2. Incontri che, secondo la procura di Bari, i giocatori biancorossi avrebbero venduto per complessivi 220mila euro. Conte, parlando della seconda partita, ricorda un particolare: «Cristian Stellini (ex giocatore del Bari che in questo procedimento ha patteggiato una pena ad 1 mese di reclusione) era con me alla Juve quando vennero fuori le notizie sull’indagine barese.Mi disse che voleva parlarmi di qualcosa che era successo tempo prima, a Bari, durante la partita conla Salernitana,ma io gli dissi che non volevo sapere niente e di andare via. Poi lui si dimise».

Al breve colloquio con Stellini non ci fu alcun seguito. Del clima prepartita, invece, Conte ricorda un dettaglio. Il Bari era già promosso in A, la Salernitana, invece, adunpasso dalla retrocessione e le squadre gemellate. «Nella settimana prima della partita con la Salernitana – racconta – non si faceva altro che parlare delle tifoserie. L’unica stranezza che ricordo è la vicinanza dei tifosi che premevamo e durante la partita esultavano anche quando segnava la squadra avversaria». Ai giocatori il ct della nazionale assicura di aver chiesto il massimo impegno. Alledomande sullapartitaBari -TrevisoConte rispondedicendo dinon avernotato alcuna anomalia. «In quella partita – dice – l’impegno fu buono, l’impegno di una squadra che ha giocato la partita e che alla fine del primo tempo si è presa pure un cazziatone per aumentare i tiri». Alla fine Conte, che rischia un processo per frode sportiva a Cremona (per una presunta combine del 2011 quando era allenatore del Siena), va via driblando fotografi e telecamere. Prima di lui in aula aveva parlato l’ex giocatore del Bari, Gazzi. «Prima della trasferta a Salerno, Stellini fece una riunione con quasi tutta la squadra – racconta – ricordando il gemellaggio tra le tifoserie e dando indicazioni sull’atteggiamento da tenere campo». Dopo la partita Gazzi spiega di aver trovato nello spogliatoio un pc. «Un regalo mi dissero e pensai che era perché avevo giocato la mia prima partita da capitano dopo cinque anni al Bari».

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