Andremo avanti. La lettera della Redazione di Pagine Romaniste

Oh dear, what can I do. Iniziava così Baby’s In Black dei Beatles: cosa posso fare? Continuare. Il senso di vuoto rimarrà dentro tutti noi sempre. Andremo avanti, più forti di prima. Non ti dimenticherò mai. Ti penserò quando alle 3 di notte avrò un problema e non saprò chi chiamare, con la consapevolezza che tu ci saresti stato. Ti penserò quando non riceverò la tua chiamata prima di pranzo per sapere com’era la situazione e come andavano le cose dentro casa. Ti penserò quando sentirò qualcuno rispondere al telefono con “Helloo” o “Alòò”. Ti penserò quando qualcuno parlerà di fuoco sacro del giornalista, quello che tu avevi e che cercavi di trasmettere a noi che orbitavamo intorno a te. Ti penserò quando qualcun altro mi farà un cazziatone dei tuoi, che però finivano sempre con il sorriso e con una battuta. Ti penserò quando dovrò discutere con qualcuno e mi mancherà il tuo “ma lascia perdere, devi essere superiore”. Ti penserò quando sentirò una barzelletta del tuo catalogo infinito, che non facevano ridere e te lo dicevo continuamente. Ti penserò quando leggerò una pubblicità di Amazon e mi verrà in mente la tua stanza piena zeppa di apparecchi elettronici e di acquari. Prima Filippo e poi io abbiamo perso giorni a spiegarti come funzionassero. Rientri nella categoria dei fuoriclasse di questo mondo e mi porterò dentro ogni singolo momento.

Ci hai sempre difesi e tutelati, contro tutti e tutto. Quattro anni fa, al nostro primo colloquio, sempre a Piazza Euclide (guai a te se prendevi la macchina da solo eh), mi hai spiegato come la redazione va gestita esattamente come una famiglia e che se non ero pronto ad averne un’altra non potevo entrare. Non ci ho pensato due volte. Ora la tua famiglia è qui in lacrime pronta dimostrarti che, nonostante il dolore, resteremo tutti uniti. Oh dear, what can I do?

Non c’è mai stato alcun dubbio su quale fosse la scelta giusta da seguire. Andremo avanti, con te e per te. Da domani torneremo a pubblicare come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni. Lo faremo per i nostri lettori, che ti hanno dimostrato un affetto smisurato, e lo faremo per te, perché questo avresti voluto.

Ci mancherai,

David Moresco e la tua Redazione

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