Alti e bassi. La Roma fa i conti

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) Musi lunghi negli spogliatoi dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Per la Roma è arrivata la sesta sconfitta in campionato all’Olimpico. Un rendimento che mette a rischio la qualificazione per la prossima edizione di Champions League. In casa la Roma ha avuto un ruolino di marcia peggiore soltanto durante la stagione 1947/48, quando furono addirittura otto le sconfitte interne. Di Francesco ieri era molto amareggiato per il risultato. Troppi errori individuali, ieri sera come mercoledì a Barcellona. In difesa come in attacco. Il tecnico in questa stagione ha dovuto usare toni forti in diverse occasioni con la squadra. Come quando, qualche settimana fa, ha detto ai giocatori di essere ricordato ancora dai tifosi per lo scudetto vinto e spronando i suoi uomini a dare qualcosa in più per centrare finalmente qualche trofeo anche loro.

TROPPA FATICA PER FARE GOL – Ieri la Roma ha confermato i suoi limiti in fase realizzativa, che rischiano di compromettere la stagione. Sono stati venticinque i tiri in porta, mentre la Fiorentina con tre conclusioni ha messo a segno due gol. La squadra giallorossa ha fatto registrare la sua terza più alta percentuale di possesso palla (71 per cento) in questo campionato. Ma non è bastato a segnare nemmeno un gol. In poche altre occasioni Di Francesco era arrivato in sala stampa infuriato come ieri sera. L’allenatore nei giorni scorsi aveva lavorato molto con la squadra per mantenere alta la concentrazione. Questa sconfitta rischia di allontanare la Roma dalla zona Champions. La sconfitta di ieri ha scatenato i fischi da parte di diversi settori dello stadio, anche se la curva sud ha continuato a cantare cori di incitamento. Ma non è più un caso che la Roma abbia conquistato 28 punti all’Olimpico e 32 in trasferta, pur avendo giocato una partita in meno fuori casa. Oggi la squadra di Di Francesco può ritrovarsi scavalcata dall’Inter, che gioca a Torino contro i granata e raggiunta dalla Lazio, impegnata in casa dell’Udinese.

SETTIMANA DECISIVA – Martedì è in programma la partita di ritorno contro il Barcellona, la qualificazione è stata compromessa al Camp Nou, salvo miracoli. Arriverà da Boston il presidente Pallotta, ma tutti i dirigenti ieri erano preoccupati per i riflessi che questa sconfitta può avere per la classifica. Il rischio di restare fuori dalla Champions significa dover rivedere i programmi, anche in chiave mercato, perché sono in ballo più o meno trentacinque milioni. E domenica è in programma il derby. Uno scontro diretto nella volata Champions. Ci arriva meglio la Lazio, che ha vinto contro il Salisburgo in Europa League e ha la possibilità di qualificarsi per la semifinale. La Roma deve voltare subito pagina, è questo quello che chiederà Di Francesco già oggi, alla ripresa degli allenamenti. Per non buttare a mare una stagione che finora è stata vissuta tra troppi alti e bassi.

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