“Allenare l’ego”, l’ultima invenzione di Mou lo psicologo

La Repubblica (F. Ferrazza) – L’entusiasmo va alimentato“, ammette El Shaarawy durante la presentazione della gara di stasera di Conference League della Roma contro il Cska Sofia. E lo sa bene Mourinho, seduto accanto all’attaccante che è entrato nella sua vita grazie al gol vittoria contro il Sassuolo, per una rete che gli ricorderà per sempre la sua millesima panchina.

Il tecnico ha studiato, e si tiene continuamente aggiornato, sull’evoluzione del concetto di team building all’interno dei gruppi di lavoro, come può essere uno spogliatoio di calciatori. Per questo a quanti può essere sembrata eccessiva la cena di squadra di martedì sera nel centro di Roma – staff e Friedkin presenti – per celebrare il traguardo del portoghese, va fatto presente che non era una festa, ma una specie di seduta di gruppo, non dallo psicologo, è evidente, ma al ristorante.

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Un’iniezione di felicità, che alimenti l’ego, non lo soffochi, che cementi rapporti, tra uomini e ambiente. Oltre al locale, infatti, gli psicologi – motivatori sono stati, inconsapevolmente, i tifosi, arrivati in 300 fuori il ristorante. Motivo per il quale, senza mettere i manifesti, non era stato troppo complicato venire a conoscenza di questa cena, perché lo stesso Mou aveva piacere si creasse qualcosa di speciale.

È importante per noi, per i giocatori che arrivano per la prima volta in Italia, come Vina o Tammy, che capiscano dove sono arrivati – spiega Mou – Questa empatia è molto importante, però noi dobbiamo avere tranquillità“. Per questo, ieri il mister giallorosso ha messo tutti seduti, facendogli vedere gli errori fatti contro il Sassuolo, insegnante in quel caso severo, che sa dosare il suo atteggiamento. Stasera José farà dei cambi: torna Smalling, e riposeranno Abraham, Zaniolo e Mkhitaryan con Shomurodov in campo.

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