Il Messaggero (A.Mauro) – Difficile immaginare una sceneggiatura più crudele per questo finale di campionato: la Juventus rischia di festeggiare il sesto scudetto consecutivo nella tana della Lupa. Ma non solo: tre giorni dopo potrebbe rientrare a Torino con un altro trofeo, la Coppa Italia, aspettando Cardiff. Il rischio, a un passo dalla meta, è di fare calcoli (basta un pareggio) o farsi distrarre da un triplete sogno nemmeno troppo proibito dei tifosi. Ma la storia si scrive un passo alla volta, e Max Allegi non vede l’ora di chiudere il primo capitolo. «Roma-Juventus sarà una partita bellissima, straordinaria, anche a livello emozionale. Se saremo bravi festeggeremo, altrimenti avremo un’altra occasione contro il Crotone. Oppure a Bologna, poi sono finite. Domani (oggi, ndc) non si va in gita, bisogna fare risultato, poi ci fermeremo nella capitale per preparare la finale di Coppa Italia contro la Lazio. Prima o dopo l’importante è arrivare all’obiettivo, e scrivere il nostro nome nell’albo d’oro. Intanto complimenti a Roma e Napoli per la loro stagione». La festa – ancora non ufficializzata solo per questioni scaramantiche – è prevista per il 21 maggio, dopo la partita contro il Crotone (alle 15) con tour della città a bordo del pullman scoperto. Con la possibilità di un bis storico il 3 giugno, ma tra a Juve e la terza Champions della sua storia c’è il Real Madrid. «Dobbiamo arrivare a Cardiff con la serenità e la consapevolezza di poter vincere la Champions – ammette Allegri con tutta la calma del mondo – Buffon? Meriterebbe il Pallone d’oro a prescindere dall’esito della finale». Un altro campione che ha fatto la storia del calcio italiano è Francesco Totti, alla sua ultima sfida contro i bianconeri. «Ha illuminato per 20 anni il calcio in Italia e nel mondo, hanno parlato tutti tranne lui, nel momento in cui deciderà cosa fare si potrà fare un commento, assolutamente positivo sul suo addio».
LE SCELTE – Juve a Roma in emergenza a centrocampo, out Khedira, fuori anche Marchisio che però è stato convocato in ottica Lazio, decisivo (e molto probabile) il suo rientro per la finale di Coppa Italia, anche perché vista la squalifica di Pjanic ci sono pochissime alternative. Contro la Roma confermato il 4-2-3-1 con Lichtsteiner, Bonucci, Benatia e Asamoah in difesa. Pjanic e Rincon a centrocampo, Cuadrado (favorito su Dani Alves), Dybala e Mandzukic (in vantaggio su Sturaro) alle spalle di Higuain. «Marchisio e Khedira sono out, speriamo di recuperare Claudio per mercoledì». Martedì, tra Roma e Lazio, la Juve sarà ricevuta in udienza privata dal Papa in Vaticano, poi da giovedì testa e cuore a Cardiff: a ruba i 18 mila biglietti a disposizione della società bianconera e tutto esaurito nella cittadina gallese, i tifosi ci credono, se Conte in bianconero ha scritto la storia Allegri è pronto ad entrare nella leggenda.