Alisson, numero 1 o magari no

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Il Corriere Dello Sport (M.Evangelisti) – Il disordine regna in difesa ed è anche normale per una squadra che a metà stagione esatta ha ribaltato la guida tecnica, ha disputato tutte le partite più importanti con un’ala rassegnata a lavorare da terzino, a sinistra è appesa all’indulgenza di un club ricco (il Paris Saint-Germain) per Digne e si è trovata di colpo con i piani finanziari e il centro della difesa trascinati a terra dal cedimento del ginocchio di Rüdiger.

INSOLITO – Ci mettiamo nei loro panni ma contemporaneamente aspettiamo risposte decise a tutte le domande che la situazione propone. I dubbi cominciano sempre da qualche parte e nella fattispecie cominciano dall’inizio, cioè dalla porta. Oggi o al massimo domani a Roma arriva Alisson Becker, il portiere modello nel senso che è snello, attraente e lo hanno utilizzato volentieri per foto pubblicitarie. Viene da quella parte del Paese in cui è tradizionalmente forte la presenza di espatriati tedeschi ed ecco spiegato il cognome insolito. La Roma lo ha preso non a buon mercato: 7,5 milioni da pagare sull’unghia all’Internacional Porto Alegre. Si presenta in giallorosso sicuro di sé e piuttosto certo di piazzarsi in porta da prima scelta. Nell’attesa è rimasto coinvolto nella frana brasiliana della Coppa America e lui stesso ha infilato almeno un errore marchiano di cui ha dato la colpa al palo. Come se un programmatore di computer desse la colpa di un errore al monitor ingombrante. Al di là di questo Alisson è bravo. Solo che è stato ingaggiato quando l’allenatore non era ancora Luciano Spalletti e soprattutto quando Wojciech Szczesny non aveva ancora mostrato il lato migliore di sé. Adesso che il polacco lo ha fatto è tornato a essere il numero uno preferito dal tecnico.

INTUIZIONE – Le cose stanno così. Se l’Arsenal nelle prossime ore accetterà un compenso simbolico o meglio ancora nessun compenso per il rinnovo del prestito di Szczesny allora Alisson potrebbe essere girato a qualcuno. In Brasile come altrove l’hanno intuito ed ecco che per esempio il San Paolo si è messo subito in lista. Naturalmente nessuno intorno ad Alisson – e ancora meno di nessuno all’interno della Roma – dirà mai che il portiere non giocherà in giallorosso il prossimo anno. Anzi, l’entourage di Alisson conferma l’imminente arrivo in città. Oggi come oggi in realtà la situazione è complicata: il brasiliano è l’unico portiere ufficiale della Roma, Szczesny è formalmente dell’Arsenal, a De Sanctis, che rimane in attesa, è scaduto il contratto e neppure il rinnovo di Lobont è stato ancora annunciato. In teoria è tutto chiaro, in pratica è una maionese che basta un nulla a far andare insieme.

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