Alisson: “In Brasile il calcio non è preso sul serio. Siamo ancora molto indietro nell’organizzazione”

Il portiere della Roma, Alisson, è stato intervistato dal portale GQ Brazil e sulla condizione sociale e calcistica del suo paese ha detto:

Sulle diseguaglianze sociali in Brasile…
Questo influenza l’accesso alla moda e alla cultura, ma riguarda anche la situazione del calcio brasiliano. In molti club, o si paga dipendenti o si investe nelle struttura. E la differenze con la serie A non si fermano qui. Sento che in Brasile il calcio non è preso sul serio. E in effetti anche se non siamo inferiori a nessuno a livello tecnico, siamo molto indietro nella struttura e nell’organizzazione.

Sulla moda…
Mi hanno sempre detto che somigliavo a un modello e mi hanno dato il soprannome di portiere-gatto. È una cosa che non mi interessa e che non ostacolerà mai le mie prestazioni sul campo. In Europa le persone diventano più eleganti, ci abituiamo a vestirci meglio, anche quando dobbiamo giocare, ci presentiamo in giacca e cravatta allo stadio. Io, però, sono molto pratico. Se non c’è nessuno, indosso jeans e maglietta neutra, è l’abbigliamento più versatile che ci sia!

Sulla musica…
Sono eclettico: mi piacciono il rock, il sertanejo e il pagode, ma ultimamente The Little Finger è la canzone che suono di più.

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