Alisson: “Buffon e Taffarel sono i miei idoli. Il palo di ieri? Sono stato fortunato” – VIDEO

Alisson Becker, portiere della Roma, tramite il profilo Facebook del club giallorosso ha risposto alle domande dei tifosi. Queste le sue parole:

Come hai iniziato a fare il portiere?
Ho sempre fatto il portiere, ho cominciato a metà campo a 8 anni facendo un solo allenamento poi mancava il portiere e sono diventato un portiere. Prima era solo un gioco e poi è diventata la mia professione.

Ti capita di giocare fuori in allenamento?
Quando sono in vacanza cerco di giocare più avanti e fare gol. Mi diverto un po’. Faccio sempre gol.

Posti sempre una tazza con una bevanda…
E’ il mate, come un the. E’ una bevanda che viene dall’Argentina e la beviamo tutti. Solo su questo Argentina e Brasile vanno d’accordo (ride, ndr).

I tuoi idoli?
Quelli che hanno fatto la differenza sulla mia vita sono Taffarel che è il mio allenatore nel Brasile e Gigi Buffon che è tra i più grandi di tutta la storia.

Il tuo piatto preferito?
La carbonara e la cacio e pepe. Non la posso mangiare tutti i giorni. Non so cucinarla, in Brasile la facciamo con gli stessi ingredienti. E’ come i romani che fanno i barbecue, saranno un po’ diversi. Il mio barbecue è buonissimo.

Piatti brasiliani?
Fare il barbecue e mangiare i fagioli col riso.

Se non avessi fatto il calciatore?
Ho sempre avuto il pensiero sul calcio, da quando ero bambino. Forse il poliziotto o qualcosa così.

Il tuo film preferito?
Mi piacciono le serie, i film di azione.

La tua serie preferita?
Prison Break. L’ho vista tutta in un solo mese, guardavo cinque episodi al giorno. Anche Narcos, adesso guardo Gotham.

Come ci si sente quando pari?
E’ bello perché alla partita non ci pensi, ma alzi la testa e sei concentrato più sulla partita. La cosa importante è la prima palla della partita, se fai bene fai bene tutta la partita. Il palo di ieri? Sono stato fortunato (ride, ndr).

Cosa significa prendere un gol ininfluente?
E’ un dispiacere sempre, anche se stai 4-5 o 6-1. Sembra che il portiere o un difensore ha fatto male, ma il calcio è così. Magari l’avversario non fa nulla per la partita e poi fa un gol. Ma l’importante è la vittoria.

Dovete essere sempre attenti?
Lavoriamo tanto per questo, per avere la testa concentrata nei 90′.

Un saluto per i compagni che ti stanno vedendo?
Ciao a tutti (ride ndr).

Com’è nata l’amicizia con Juan Jesus?
Ci siamo conosciuti tanto tempo fa e abbiamo giocato sempre insieme nelle giovanili sia del Brasile che dell’Internacional. Lui ha un anno in più ma eravamo tutti insieme, ci allenavamo al campo vicino. Ci siamo conosciuti qui, poi lui è andato all’Inter e ci parlavo un po’. A Roma siamo stati vicini, anche le nostre moglie sono vicine. Siamo sempre a casa insieme.

Da quanto suoni la chitarra?
La musica è la mia seconda passione, un hobby che mi piace tanto. Arrivo a casa, bacio mia moglie e prendo la chitarra.

Il tuo cantante preferito?
Mi piacciono tanti generi, soprattutto quello brasiliano.

Il compagno con cui tu trovi meglio?
Mi trovo bene con tutti, sono tutti ragazzi bravi. Dall’inizio mi hanno ricevuto bene e ho imparato a parlare con loro. Ho imparato tante cose con loro che sono bravissimi.

Hai animali domestici?
Adesso no, avevo un cane in Brasile ma sono venuto a Roma e non l’ho portato. Mi piacciono tutti gli animali.

Chi tira più forte?
Radja e Dzeko.

Paredes?
Tira da più lontano, gli altri due da più vicino.

Come hai fatto a imparare l’italiano?
Non lo so tanto bene, ho fatto 6 lezioni in Brasile e ho imparato le basi. Qui ho guardato film e ora li guardo solo in italiano. Anche con i ragazzi, Juan Jesus mi aiuta e mi corregge.

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