Alisson, il Brasile non basta: «Ma devo portare pazienza»

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Il Corriere Della Sera (G.Piacentini) – «Mi piacerebbe giocare tutte le partite nella Roma e mi alleno per questo, ma le poche volte che ho giocato ci ho messo sempre il massimo impegno». Strana storia quella di Alisson Becker: titolare inamovibile della nazionale brasiliana, panchinaro di lusso invece nella Roma. Con la maglia della «Seleçao» Alisson ha dimostrato di meritare in pieno la fiducia accordata dal commissario tecnico Tite: un solo gol subìto nelle ultime cinque partite giocate, e negli occhi la grande prestazione nella vittoria per 3-0 contro l’Argentina di Messi in cui il portiere è stato protagonista di una parata straordinaria su un gran tiro del laziale Biglia, e di un paio di interventi altrettanto decisivi su Higuain e Messi. In giallorosso però Spalletti ormai lo ha relegato a «portiere di coppa» e gli preferisce Szczesny, che con la nazionale polacca vive una situazione diametralmente opposta, essendo la riserva di Fabianski. Un ruolo, quello del «secondo», che ad Alison sta stretto proprio perché per convincerlo a scegliere la Roma, lo scorso gennaio, gli era stata promessa una maglia da titolare: un trasferimento in prestito nella prossima sessione di mercato è stato finora solamente ventilato, ma a fine anno bisognerà fare i conti con le strategie della società. Molto dipenderà da Szczesny, per cui l’Arsenal ha fissato un prezzo superiore ai 16 milioni di euro, che la Roma non ha intenzione di spendere, e che nelle ultime ore è diventato un obiettivo anche del Napoli, alla ricerca di uno sostituto di Reina.

Se il polacco andrà via, per Alisson si spalancherà la porta giallorossa, altrimenti farà le valigie. «Ho sempre voglia di giocare – le sue parole in conferenza stampa – la gente di Roma lo sa. Mi chiedono di essere paziente, perché è un momento di transizione e io mostrerò sul campo quello che posso fare». Nel frattempo lo fa nelle poche occasioni in cui gioca, in coppa e in nazionale. «Preferisco pensare all’obiettivo successivo, alla partita successiva. Durante le gare e gli allenamenti mi sento fiducioso: mi applico molto nel corso della settimana, così quando arrivo in Nazionale riesco ad avere il ritmo giusto. Non è un problema per me, e questo credo che sia più importante dei dati statistici che mostrano le presenze nel club». Anche a Bergamo, domenica prossima alla ripresa del campionato, Alisson rimarrà in panchina, anche perché sarà l’ultimo dei calciatori impegnati in Nazionale a fare ritorno a Trigoria, giovedì dopo la gara del Brasile con il Perù. Tra i primi a ripresentarsi Mohamed Salah, che domani si allenerà con la squadra e che prosegue nel suo momento d’oro: ieri ha segnato su rigore nella vittoria 2-0 dell’Egitto contro il Ghana, nel match valido per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. 

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