Alfano: «Le barriere? Parliamone…»

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Il Corriere dello Sport (F.M.Splendore) – Un pomeriggio al Viminale. Sono le 18, arriva il mondo del calcio. C’è Carlo Tavecchio, il presidente federale, e con lui i vertici delle Leghe, Beretta per la A, Abodi per la B e Gravina per la Lega Pro: ci sono anche il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli e il consigliere federale Claudio Lotito. Allo stesso tavolo siede il ministro dell’Interno Angelino Alfano, seduto in prima fila c’è il capo della Polizia uscente Alessandro Pansa. E ci sono i vertici del Dipartimento della pubblica sicurezza. C’è il protocollo antimafia da firmare. Ma l’occasione diventa importante anche per fare un punto sul sistema calcio in rapporto alle connessioni tra questo mondo e quello della sicurezza: quindi i dati sugli incidenti, gli arresti, le denunce e i daspo. E poi si parla di stadi, il punto del critico del sistema.

CIFRE POSITIVE – «Abbiamo fatto un decreto sulle misure antiviolenza che ha funzionato – ha detto il ministro Alfanoe ora arriva questo protocollo al quale affidiamo una importante missione. In questa giornata in cui ho voluto diffondere dati generali sul mio triennio, c’è un comparto che riguarda l’attività negli stadi per i campionati professionistici. Sono dati di raffronto con la stagione precedente: -38% di incidenti con feriti, -17,2% di feriti tra le forze di polizia, -42,8% tra i civili e -81,2% tra gli steward. Arresti calati dell’11 % e denunce cresciute del 4,1%. Sono 7.258 i daspo attivi. Questi sono i frutti del nostro impegno».

STADI E TIFOSI – Il presidente federale Tavecchio ha parlato degli stadi con preoccupazione: «Dobbiamo arrivare a togliere le barriere, i nostri stadi sono vuoti rispetto al resto d’Europa e queste barriere diventano quasi una difesa, uno schermo per i violenti». Alfano ha risposto rassicurando il suo interlocutore «Il nostro compito è lavorare in estate per far sì che la prossima stagione gli stadi possano tornare a riempirsi, ma bisogna tenere insieme questo aspetto col dovere di avere la piena sicurezza. Guai a fare passi in avanti per doverne poi fare indietro a fronte di gravi incidenti. L’ottica è quella di riportare le famiglie allo stadio, saremo sempre più duri con chi sbaglia. Da parte nostra ci impegneremo ancora di più di quanto stiamo già facendo per garantire che tutto si svolga senza incidenti e scontri. Lo stadio deve essere un luogo di festa: teniamo lontana la violenza punendo in modo duro i responsabili». Al ministro è stato chiesto delle barriere all’Olimpico di Roma. «Ho detto al nuovo prefetto di parlarne appena possibile e di rifletterci. E’ un argomento che metteremo all’ordine del giorno quanto prima. Ma ripeto, ci vuole cautela».

L’OPINIONE INTERESSATA – Il presidente della Lazio Lotito ha commentato: «Apprezzo e sostengo l’analisi del ministro Alfano, sugli stadi. Se il Governo è intenzionato a lavorare in estate per fare in modo che gli impianti tornino a riempirsi, non possiamo che essere entusiasti».

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