Adesso la Roma va in apnea sperando in un Oktoberfest

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Dalla sera dell’Olimpico al pomeriggio del Franchi, passando per Londra e per quella che, sempre nello stadio di casa, potrebbe essere la notte delle streghe. O della gloria, se la Roma di Di Francesco riuscirà a mettere un piede negli ottavi dopo il doppio confronto con il Chelsea. Sette partite in 3 settimane, che tanto, se non tutto, diranno della Roma che verrà.

LONDON CALLING – Quello contro gli inglesi – 18 ottobre in trasferta, 31 in casa – è senza dubbio il confronto più complicato del girone di Champions e, forse, anche il più difficile da qui a dicembre, visto che il Chelsea è campione d’Inghilterra. Campione sogna di diventarlo anche il Napoli: proprio contro Sarri e, per dirla alla Di Francesco, «quei giocatori bravi che lui ha valorizzato», inizia stasera un ciclo importante, con 5 gare di campionato e due di Coppa. Sette in totale, di cui quattro all’Olimpico.

FATTORE CASA – E proprio questo aspetto potrebbe dare una mano alla Roma, anche se sembra difficile – Chelsea a parte – che in campionato lo stadio possa tornare a riempirsi, almeno in tempi brevi. La società, Napoli escluso, ha scelto di fare prezzi popolari e sconti agli studenti, e forse di mercoledì con il Crotone si potrebbero anche superare le 38mila presenze previste stasera. La partita contro i calabresi ci sarà il 25 ottobre, tre giorni più tardi, sempre all’Olimpico, arriverà invece il Bologna: appuntamento sabato 28 alle 20.45, anticipo disposto perché poi il 31 la Roma giocherà in Champions contro il Chelsea.

LE TRASFERTE – Due, in campionato, saranno invece le partite lontano da casa. Domenica prossima Di Francesco andrà a far visita al Torino, il 5 novembre invece ultima sfida di questo ciclo prima della sosta per la nazionale, e l’appuntamento sarà in quello che, se non fosse arrivata la chiamata da Trigoria, magari sarebbe stato lo stadio dell’allenatore della Roma e cioè il Franchi di Firenze. Al fischio finale ci sarà il rompete le righe per qualche giorno, con gli italiani – e Manolas – impegnati nell’importantissimo play off per il Mondiale.

ALLENAMENTI – «Proprio per i nazionali – spiegava due giorni fa Perotti al match program del club – questo periodo può essere più complicato. Credo che avere tante partite ravvicinate sia il miglior modo per stare in forma, ti alleni giocando e non c’è nulla di meglio». Magari Di Francesco non sarà proprio dello stesso avviso, ma intanto, in queste tre settimane, si augura di riavere a disposizione Strootman ed El Shaarawy (Chelsea o Torino), Defrel (Torino o Crotone), Emerson (spera per Firenze), mentre per quanto riguarda Schick, come ha detto ieri il tecnico, si pensa soltanto a rimetterlo in campo. Previsioni? Non se ne fanno.

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