Guai a chiamarlo integralista. Nonostante il suo credo estremo nel 4-3-3, non si può dire che Di Francesco sia appigliato ad un solo modo di intendere calcio. Lui, scrive Il Corriere dello Sport, ama definirlo un “4-3-3 dinamico“, dogmi del quale sono il pressing, esterni di qualità che sappiano convergere verso il centro del campo, inserimenti delle mezzali e ricercatezza delle verticalizzazioni. Come successo anche contro il Torino, in fase difensiva il sistema di gioco dell’abruzzese varia in un 4-1-4-1 con gli esterni d’attacco che si allineano alle mezzali. Non solo 4-3-3 però, dal momento che la prestazione più straordinaria e ridondante da quando è alla Roma è stata realizzata col 3-4-3, giorno dello storico 3-0 al Barcellona di Messi.
