300 volte grazie Capitano, come te nessuno mai

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Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – 21 anni, tanto è passato dal primo gol di Francesco Totti, con la maglia della Roma, nella sua spettacolare carriera. Era il Foggia con un tiro mancino alla sinistra del portiere, rasoiata perfetta per far esplodere la sua gioia, la prima rete di una serie infinita. Dopo di quello ce ne sono altri 299, un numero enorme che pochi calciatori al mondo hanno raggiunto potendo dire: “Io ce l’ho fatta”.

Dal Foggia al Sassuolo, stessa porta, stesso palo ma piede ed emozioni diverse. Segna di destro con un tiro sporco che batte Consigli ma la felicità non è la stessa di quel lontano settembre 1994. E’ quasi un’esultanza fredda, forse a rendersi conto del gol in fuorigioco e di una Roma in difficoltà o forse per via della sua carriera che ormai sta per finire.

Un misto di emozioni che fanno fatica ad uscire. Dopo qualche secondo Totti si scioglie ed alza la mano con un 3 ad indicare i 300 gol raggiunti in carriera. Il tutto rivolto verso la tribuna Monte Mario dove c’erano i suoi splendidi figli che mostrano fieri delle maglie apposite per papà.

300 e oltre spera tutto il popolo giallorosso, uno degli obiettivi grossi della carriera Totti lo ha raggiunto ma lui non è felice, sa che gli anni passano e che il tempo per vincere qualcosa con la maglia di una vita è sempre meno ma oggi non c’è tempo per pensare al futuro o piangere troppo presto sul latte versato, oggi si festeggia Totti.

Tanti gol importanti, fondamentali e spettacolari per le vittorie della Roma, dal derby del selfie, con spaccata leggendaria per il pareggio, alla staffilata contro la Juventus trafiggendo Buffon, andando anche in giro per l’Europa con la perla del Santiago Bernabeu che ha steso il Real Madrid.

Indimenticabile il gol scudetto contro il Parma con una sassata sotto la Curva Sud e il chiaro labiale a dire: “E’ vostro, è vostro”.

Emozioni e brividi, ricordi e lacrime accompagnano i tifosi nel percorso a ritroso pensando ai gol dell’eterno numero 10. Calciatore immortale che resterà nella storia del mondo ma soprattutto nella storia della Roma dove noi poveri mortali abbiamo avuto il privilegio di gustare ogni attimo della sua gloriosa carriera.

Francesco, noi ti possiamo solo dire: “Grazie Capitano”.

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