2007, Dinamo Kiev-Roma 1-4. I giallorossi rompono il ghiaccio in Ucraina con Panucci, Giuly e Vucinic

Pagine Romaniste (L.Fantoni) – Quando dall’urna di Nyon escono squadre ucraine, russe o comunque del nord Europa, si dice sempre che il problema più grande è il clima rigido di quella parte del mondo. Vi immaginate giocatori come Juan o Taddei, abituati alla spiaggia di Copacabana o al sole di Roma, catapultati nel freddo gelido di Kiev? Vedere una temperatura sopra lo zero alle 20.45 di una sera di fine novembre è come un oasi nel deserto. Le gambe non girano, ogni respiro si fa più affannoso e ogni secondo che passa i gradi sembrano scendere sempre di più. Quella sera a Kiev però, un francese, un montenegrino e un italiano trasformarono il cuore dei tifosi romanisti da ghiacciato a flambé, trovando una vittoria fondamentale che assicurò il passaggio del turno. L’allenatore era Luciano Spalletti e il modulo era il consueto 4-2-3-1. In porta giocava il brasiliano Doni. La difesa a 4 era formata da Panucci, Juan, Ferrari e Cassetti. I due mediani erano Pizarro e De Rossi con Taddei, Giuly e Tonetto, nell’insolito ruolo di ala sinistra, che agivano alle spalle di Vucinic. La Dinamo di Demanienko non era oggettivamente una grandissima squadra. Nella rosa spiccavano la bandiera del club ucraino, Oleg Gusev, e l’attaccante Ismael Bangoura, autore di una discreta carriera sopratutto in Francia.

VUCINIC PROTAGONISTA – Per rompere il ghiaccio, in tutti i sensi, la Roma impiega solo quattro minuti. Panucci crossa di sinistro, Vucinic non arriva sul pallone ma con il suo movimento inganna il portiere Rybka che non riesce ad intervenire, regalando il vantaggio ai giallorossi. Il radoppio arriva al 32’ quando il folletto francese, Ludovic Giuly, si avventa su una palla vagante, salta l’estremo difensore in uscita e deposita dolcemente in rete. L’ex Monaco si ripete poco dopo, questa volta trasformandosi in uomo assist. Suo è infatti il passaggio che libera Vucinic davanti alla porta. Il montenegrino apre il piattone e fa 0-3. Nella ripresa Taddei e compagni abbassano leggermente la guardia e subiscono il gol del 1-3 con Bangoura che sfrutta un errore in anticipo di Juan e batte Doni. È solo un fuoco di paglia. A 12 minuti dalla fine infatti, Tonetto, coraggiosamente a maniche corte, mette una palla dietro per il solito Vucinic che di destro la mette all’angolino, firmando il quarto gol e regalando il passaggio del turno a Spalletti.

UN TURCO IN UCRAINA – Da Kiev a Kharkiv, casa dello Shakhtar. Se possibile farà ancora più freddo. Per mercoledì sera infatti la temperatura si aggirerà sui -10 gradi, rendendo più difficile una trasferta che, già di per se, non sarebbe stata facilissima. Gli arancio-neri, a differenza della Dinamo Kiev nel 2007, sono una buonissima squadra che può contare su elementi di assoluto talento come Marlos, Taison o Fred, già promesso sposo del Manchester City. Di talento ne hanno sicuramente anche i giallorossi che, tuttavia, non devono prendere sottogamba la partita. Un probabile protagonista del match sarà Cengiz Under, autore di 4 gol nelle ultime 3 partite. Se Di Francesco decidesse di non schierarlo sarebbe un delitto. Il turco non ha un buon rapporto con lo Shakhtar, avendo perso tutte e due le partite giocate quando vestiva la maglia del Basaksehir, ma è pronto a rifarsi, è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle, nonostante la giovane età, ed è pronto a segnare ancora. In Ucraina sono avvisati, la Roma formato Turkish Airlines sta arrivando!

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