Il Tempo – Totti prova a forzare, in difesa c’è Toloi

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L’emergenza chiama, Totti risponde. E fa di tutto per esserci sabato, dal primo minuto. Il capitano ha un fastidio al retto femorale destro, un punto che in precedenza l’aveva fatto dannare.

La logica gli consiglierebbe riposo e zero rischi e gli avrebbe dato retta se Destro non fosse squalificato, ma infortuni (Benatia) e cartellini gialli (oltre a Mattia, Pjanic e Florenzi) hanno ridotto la Roma all’osso, perciò non è il momento di fare calcoli gestionali. La risonanza ha escluso lesioni, ma ha mostrato al tempo stesso qualche piccolo segno dell’infortunio. Non grave, ma certo fastidioso. Ieri Francesco è sceso in campo per una corsetta, qualche allungo e un assaggio di pallone. Oggi aumenterà il carico di lavoro con l’obiettivo di tornare in gruppo nella rifinitura di domani. Totti è pronto a sacrificarsi per la squadra, che sarà imbottita di giovani: il centrocampista classe ’95 Battaglia si è allenato ieri con i «grandi» ed è il primo candidato per la convocazione.

Ci saranno Mazzitelli e Di Mariano, già chiamati da Garcia nel corso del campionato per arricchire la panchina, e hanno qualche possibilità anche i due rumeni Balasa e Boldor, centrali di difesa nel giro dell’Under 21. A sostituire Benatia ci penserà probabilmente Toloi, che vuole convincere la Roma a sborsare i 5.5 milioni prestabiliti per il riscatto del cartellino in mano al San Paolo: «Si gioca il futuro. Se dovesse giocare Romagnoli – ha detto l’agente Marseglia a Ilsussidiario.net – vorrebbe dire che la fiducia in Rafael è poca». È un riscatto diverso quello che cerca Ljajic, ieri in evidenza nella partitella mattutina: è il serbo il favorito per la fascia, anche se Bastos ha recuperato dalla lombalgia.

Taddei è pronto a tornare titolare e intanto l’agente Lucci ha iniziato a parlare del suo contratto con Sabatini, con cui si è intrattenuto per un’oretta: un eventuale rinnovo, anche se a cifre più basse, andrebbe contro la politica societaria orientata su giovani. Ma se ne riparlerà. Ci sarà un ritocco verso l’alto invece per Florenzi (assistito anche lui da Lucci), che ha ancora uno stipendio inferiore al milione: ieri sono state messe le basi per un rinnovo fino al 2018.

 

Il Tempo – E.Menghi

 

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