Stadio della Roma. Imposimato: “Vendita del terreno avvenuta in maniera illecita”

Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, è intervenuto durante la conferenza stampa di Italia Nostra. Queste le sue parole:

“Ci sono dei problemi legati alla proprietà del terreno. Ho letto stamattina sui giornali che Italia Nostra aveva posto questi problemi e sollecitato attraverso un documento degli accertamenti da parte alla Procura della Repubblica. E’ importante sapere chi è il vero proprietario, intanto c’è un processo di bancarotta fraudolenta per la vendita di questo territorio, che sarebbe avvenuta in maniera illecita, a carico di 4 persone che sono state rinviate a giudizio. C’è una dichiarazione di fallimento. Questo terreno è stato oggetto di accuse da parte del pubblico ministero per una vendita irregolare. Poi c’è l’aspetto che riguarda gli espropri, una cosa folle, sono stati fatti espropri in maniera arbitraria a scapito dei proprietari dei terreni limitrofi. Oltre alla non idoneità dell’area. La legge è chiara, dice che prima andavano individuate nell’area urbana delle strutture già esistenti che potevano essere adattate: ci sono l’Olimpico e il Flaminio. La stessa sottosegretaria all’Ambiente ha detto che si tratta di una zona ad alto rischio idrogeologico perché c’è la possibilità di esondazione del fosso del Vallerano, cosa che è stata anche riconosciuta dal sindaco di Roma Marino. Ci devono essere delle sinergie, altrimenti questa battaglia non si vince. Io ho scatenato un putiferio con quel parere che ho dato ad alcuni consiglieri Cinque Stelle, ma l’ho emesso su basi certe”.

Come si può giudicare la lettera di un privato nei confronti di un organo eletto, intimidendolo nel momento di prendere una decisione?
È una forma di terrorismo fatto nei confronti dell’amministrazione comunale e regionale di Roma al fine di indurli a non annullare la delibera 142 del 2014. Ritengo che sia del tutto campata in aria: è vero che la legge 241 del 1990 prevede un risarcimento per le spese sostenute. Ma qui il danno non c’è. Quando si tratta di un illecito come è questo, il risarcimento lo chiede la Corte dei Conti se l’amministrazione, agendo in maniera analoga a quella usata per la Metro C e la Nuvola di Fuksas non rispetta le regole. Il pericolo del risarcimento si presenta nei confronti della pubblica amministrazione qualora dovesse decidere per un’autorizzazione a costruire un ecomostro come questo che produce dei danni enormi dal punto di vista ambientale, della salute e della sicurezza dei cittadini. L’articolo 9 della Costituzione dice, ‘la Repubblica tutela il patrimonio storico e artistico della nazione. La Corte Costituzionale, Paolo Maddalena, che oltre a Franco Tassi e Paolo Berdini, ha condiviso pienamente la mia posizione, dice che questo riguarda anche la salute dei cittadini. Quindi si violerebbe l’articolo 9 sia l’articolo 41, che dice che l’iniziativa privata è libera ma non deve andare in contrasto con l’utilità sociale, la sicurezza, la dignità e la libertà delle persone. Cosa che invece succede. Abbiamo delle palesi violazione di due norme della Costituzione che sono precettive e non astratte e prevalgono su tutte le altre leggi e ordinanze. L’articolo 54 dice che alla Costituzione devono rispetto sia il Presidente dell Repubblica, sia Parlamento, sia il Governo e figuriamoci il sindaco di Roma e la Regione. Io non vi dico tutti gli altri aspetti drammatici e le illegalità presenti in questa vicenda. Questa forma di ricatto e terrorismo non deve allineare. Il progetto presentato riguarda l’amministrazione precedente, quella attuale non ha partecipato alla procedura che ha portato all’errata valutazione dei presupposti.

Non è che i consiglieri voteranno a favore con la paura di un’azione risarcitoria?
Non è una cosa seria subordinare una decisione così grave a questo pericolo che non esiste e che è l’unico argomento che loro usano per dissuadermi. I consiglieri sono molto intelligenti e preparati, quindi non credo che andrà così. Il parere della Soprintendenza dovrebbe comportare uno spostamento. Loro devono prima affrontare il problema di questo parere che è vincolante ed obbligatorio. Non possono prendere decisioni se non con l’unanimità, ma dovrebbero impazzire completamente, perché ad ora il parere è negativo. Ci sono dei pareri negativi anche dell’autorità di bacino che sono stati messi in evidenza.

 

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