Spalletti: “Chi dice che non è rigore ci rema contro, Dzeko subisce una botta forte che gli allarga la gamba. La Roma ha vinto meritatamente, mi dispiace per la Sampdoria. Voi avete scritto che è l’ultimo anno di Totti, per me può continuare” – VIDEO

Roma - Sampdoria

Luciano Spalletti, mister della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Roma-Sampdoria 3-2. Queste le sue parole:

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Dopo la grandinata una grande Roma, ma perché quel primo tempo?
Mi sembra esagerato che tutto il primo tempo sia andato male, nei primi 20′ abbiamo fatto bene. Non siamo stati tambureggianti come nel secondo, ma abbiamo sbagliato il raddoppio e risbagliato qualche palla di troppo; facciamo qualche giocata per prendere i meriti personali innamorandoci della palla, ci viene poi il piedino e parte qualche fischio perché è giusto così per il livello di giocatori che abbiamo. Non abbiamo una grandissima personalità, i dati di fatto dicono questo, i calciatori devono farci vedere qualcosa di diverso. Se non si gioca la palla e non si inizia l’azione, come abbiamo fatto invece nel secondo tempo, il livello generale è abbassato. Totti è entrato, lui si prende le responsabilità, fa le cose per volerle cambiare, ridistribuendo a tutti fiducia. Dopo i primi 20′ abbiamo concesso qualcosa a loro, che sono organizzati e lo avevano già fatto vedere. Loro volevano giocare dopo il nubifragio, noi abbiamo aspettato. Questo stadio ha il miglior terreno in circolazione, non ho mai visto filtrare così tanta acqua.

Come si spiega il cambio tra primo e secondo tempo al di là di Totti in campo? C’è molto da lavorare allora…
Si spiega solo con Totti in campo. Lei si fa del male se viene a dire questo, perché lei caldeggia solo la situazione di Totti. La mia presa di posizione p quella dell’anno scorso, Io chiedo altri Totti ma se lei continua a scrivere solo di Totti e dà merito solo a lui, gli altri non crescono. E’ così, finché non si trova qualcun altro del suo livello non si può competere con al Juventus, che ce ne ha 5 o 6. Il ‘Corriere dello Sport’ ha scritto “Spalletti, a Roma comanda Totti”, ma non mi interessa comandare, io voglio vincere le partite. Voglio vincer le partite! Quello che si scrive di lui bisogna scriverlo anche di altri, io non ce l’ho con Totti. Voi avete scritto che è l’ultimo anno di Totti, per me può continuare. Quest’anno l’ho usato poco, l’anno scorso potevo farlo giocare di più ma criticando l’11 iniziale criticate 15 risultati utili di fila. Guardando la Sampdoria e conoscendo Giampaolo ho cercato di mettere giocatori che andassero dietro la linea difensiva, per 20′ c’è riuscito, poi quando ci hanno pressato non abbiamo fatto le giocate e mi si può rimproverare, ma io non torno mai indietro, cambio a partita in corso. Perotti ed El Shaarawy non hanno fatto male, ma soprattutto non volevo mettere uno a cui venisse il piedino, per questo ho messo Francesco. Strootman, De Rossi, Nainggolan, devono farci vedere che hanno personalità, per questo dico spingiamo qualcun altro, anche se Totti per me dura altri 5 anni se la squadra lo sorregge a livello fisico. A lui vengono certe giocate, ad altri no.

SPALLETTI A MEDIASET

Era rigore?
Chi dice che non era rigore è di parte. Gli scianca la gamba, gliela apre di 20 cm è rigore netto, chi dice che non è rigore è di parte. Chi dice che può rimanere in piedi uguale è un altro discorso, ma qui riceve un calcio e apre la gamba di 20-25 cm. Lui mi ha detto mister ho preso un calcio mi ha sciancato.

Sembra un po’ l’azione contro il Porto in cui riceve una botta e rimane in piedi…
Ne sono successe diverse di queste occasioni, ma si va a dire simulatore ad uno dei più corretti che esistono. ..Poi vi fa vedere lui dove ha preso la tacchettata.

Ogni tanto ci sono dei black out..
Black out che poi sono messi a posto dal capitano, io di Totti ne voglio 4-5 in squadra, se non lo faccio giocare se la prendono con me ma il mio obiettivo è farne nascere un altro come lui.

Che piacere è avere uno che gioca così a 40 anni?
E’ chiaro che è un piacere, fino ad ora è stato difficile farlo giocare per me ma l’unica partita dove lo potevo far giocare era l’Udinese perché con il Cagliari è mancato. Le mie intenzioni sono pulite e chiare.

Lettura della partita?
La mia lettura è facile, 25′ abbiamo fatto la Roma, poi negli ultimi 20′ ci sono montati sopra e siamo calati nella personalità e sono passati in vantaggio in maniera giusta. Mi dispiace per Giampaolo perché la Samp ha giocato bene ma la Roma ha meritato. Nella ripresa, abbiamo giocato bene, 70′ noi e 20′ per loro. Di Viviano si parla dopo, io sono cresciuto con Yashin, sembra lui.

SPALLETTI A SKY

“La Roma, visto quello che ogni tanto dice la sua testa, deve essere pronta a sterzare di momento in momento. Fa una partita fatta bene, un primo tempo fatto malissimo, poi 25’ benissimo, che dà l’impressione di poter controllare e poi si fa montare addosso dalla Samp che gioca un gran calcio. Bisogna trovare l’equilibrio, ad esempio con l’aiuto dello stadio, o ci vorrebbero altri tre Totti. Non basta solo un grande calciatore, ce ne vuole più di uno. per superare certe squadre. Voglio far crescere altri giocatori come Totti perché ne abbiamo bisogno. Poi altrimenti ci si perde contro qualsiasi squadra”.

Come si costruisce un leader?

“Magari anche con delle forzature, facendo credere alla squadra che si può giocare anche senza Totti. Per me Totti gioca anche l’anno prossimo, anche se molti di voi vogliono farlo smettere, poi farò i nomi. Io sono partito dalla prima conferenza in cui si era preparato il tour di Totti negli stadi dove avrebbe dovuto salutare tutti. Se si allena così però… Fino ad ora era impossibilitato a giocare ma avrebbe meritato e tornando indietro forzerei visto come sono andate le cose, contro il Porto eravamo in inferiorità in entrambe le partite: 110 su 180 minuti eravamo sotto, con lui potevamo vincere anche in inferiorità. Anche a Cagliari non c’era, oggi quando ho visto la squadra che si abbassavo di personalità, gli ho detto ‘guarda mancano 5 minuti, è demoralizzante togliere un giocatore dopo 40’, entra direttamente all’intervallo’.

Gli consiglierà di continuare a giocare?
“Per me deve continuare giocare, anche l’anno prossimo, non l’ho mai visto allenarsi con l’entusiasmo di ora. E’ attaccato ai suoi tifosi e alla maglia, vede che ora il metro si sta accorciando sta tirando fuori delle qualità e disponibilità maggiori. Prima non si stava allenando, ora si sta allenando sempre eccetto alcune volte che lo chiede lui”.

E’ l’uomo che risolve la partita alla fine?
“Questo ho in mente ma si può far giocare anche di più, dipende dal tipo di partita. Le mie intenzioni sono state sempre queste, da quando ho ricomincaito ad allenare qui. Si può gestire ed allenare di più, l’anno scorso lo ha dimostrato, oggi ci ha ribaltato la partita. Però noi siamo la Roma, se ogni partita dobbiamo affidarci a Totti per un po’ di personalità e spessore allora non andiamo da nessuna parte. Io sono a posto ormai, in tutto, non voglio disturbare niente a nessuno. Poi si può anche cambiare allenatore e ne vengono di forti come son sempre passati alla Roma, ma se non si trovano altri giocatori con questo carisma e spessore è difficile andare a fare la guerra perché poi ti perdi in un bicchier d’acqua come ci è successo nel primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo fatto giocate che potevamo tritare chiunque. Se la Roma è questa Florenzi è terzino, ti costringe a difendersi con le sue intuizioni in velocità”.

“C’è da chiarire un’altra cosa, poi: è rigore, rigore! Poi si parla di un calciatore che è rimasto in piedi a tutti costi in tante altre occasioni e gli è stato dato del pollo lo scorso anno per questo. Dzeko non cade mai, è lealissimo, oggi ha controllato la palla, stava per poggiare il piede e gli è stato dato un colpo al piede. Skriniar lo scianca, gli fa poggiare la gamba 20 cm più larga. Io questo rigore l’ho visto bene! Lui si vede benissimo che deve allargare la gamba di 20 cm, è stata una pedata netta. Nel campino quando giocavo io si chiamava pedata. Quando bacio mia moglie ho lo stesso contatto, non lo so è rigore”.

SPALLETTI A RAI SPORT

Grande sofferenza ma vittoria bella
Vittoria importante e sofferta. C’è stato un calo di personalità, se si fanno errori e non si riordinano le idee la personalità a un limite. Quando entra Francesco le cose cambiano, concede qualcosa ai compagni. Totti non ha problemi a prendersi responsabilità e fare giocate importanti. La Roma deve assolutamente trovare chi sostituisce totti nel cuore dell persone, sennò non andiamo da nessuna parte. Se a me me ne date cinque di Totti io sono felicissimo, abbiamo bisogno di calciatori di questo livello e spessore per sopportare il carico di giocare nella Roma

Dzeko poteva fare 3 gol
E’ un calciatore di valore, ogni tanto si perde e abbassa la sua rabbia sportiva, deve essere uno che sbrana di più dal punto di vista sportivo. Ha una fisicità importante.

Un aggettivo per Totti?
E’ facile, infinito. Ha fatto vedere anche oggi che quando entra mette il suo timbro alle sue giocate. L’ho detto dalla prima intervista, mi si accusa di non averlo mai fatto giocare ma mentre tutti parlano della sua ultima stagione, io penso che se lui continua ad allenarsi cosi e fare quello che ha fatto vedere oggi può continuare.

Se si rigiocasse, ripartirebbe con gli 11 titolari o con la squadra del secondo tempo?
E’ sbagliato dal mio punto di vista tornare indietro, bisogna scegliere. I primi 25′ minuti oggi la Roma ha fatto la Roma, poi abbiamo avuto possibilità di raddoppiare ma abbiamo perso palloni troppi facili per la classe che abbiamo, c’è stato qualche mugugno e i ragazzi hanno perso di autostima perdendo qualità. Totti entra e ridistribuisce a tutti personalità e carattere, ma se vogliamo confrontarci coi big del campionato dobbiamo trovare altri Totti.

 

SPALLETTI A ROMA TV

Facciamo una fotografia su questa partita, sulle differenza tra primo e secondo tempo…
Secondo me nei primi 20 minuti si era creata anche la possibilità di raddoppiare. Poi loro sono una buona squadra, organizzatissima e hanno iniziato a macinare i loro comportamenti. Noi nella loro pressione la palla ha cominciato a bruciarci oppure si hanno interpretazioni soggettive dove anzichè fare giocate semplici ci si inventa qualcosa senza avere un ordine di giocata e loro poi hanno preso in mano la gara facendoci correte a vuoto rendendo tutto più difficile. Poi inizia a venire l’ansia e sono stati bravi a far due gol importanti, senza stare attenti al particolare della salita della difesa Muriel ha fatto un gran gol. C’è stata un’incertezza che dipende dalla personalità secondo me nel secondo gol, perchè inizia a entrare il timore e quando entra il timore si sbaglia e gli altri si caricano. A Trigoria si lavora su ogni cosa, anche sul fatto della personalità. Poi se c’è Totti è una cosa, se non c’è è un’altra. Totti è immenso, a lui non viene il piede più corto e gli rimane il suo. Quando va dentro fa le giocate per cambiare le cose.

Anche Dzeko sta entrando con grande personalità, conoce le giocate di Totti alle spalle dei difensori…
No lo sanno tutti. Il problema è trovare le contromisure perchè le gioca sempre di prima per cui sta nel prendere il vantaggio della partenza sulla linea difensiva. Lui sta facendo meglio, oggi ha fatto molto bene, però deve mettere dentro più ferocia fisica perchè lui ha questa intelligenza dato che è una persona straordinaria su questo punto di vista, però ogni tanto anche lui diventa diverso da quello che dovrebbe essere. Per cui più ferocia e va a posto ogni cosa. Quando ha la palla che sembra facile ma la butta fuori è perchè non ci mette sempre la stessa cattiveria. Se mette forza e impatto fisico farà più gol.

Dopo l’uscita di Nainggolan avete cambiato anche schema tattico con il 4-2-3-1…
No, nel primo tempo c’era El Sha e Salah di punta con Perotti trequartista. Nel secondo tempo Salah era più vicino a fare l’uno contro uno, poi la partita era quella, di non venire quasi mai a rincorrere il terzino. Però è stata tutta la squadra più alta. Se con la linea difensiva si sta più addosso e si accorcia il campo, il centrocampista ha meno strada per arrivare sul terzino. Se lo fai tornando al limite dell’area tua il terzino ha 60 metri in cui si può posizionare, se siamo a metà campo ne ha 10.

Quando parla di personalità si intende caratteriale o personalità di scelte di giocata?
Parlo di tutto, vedo che poi non si riesce a passare una palla a 5 metri dandola all’avversario e vedo che non si prendono più delle responsabilità nelle scelte da fare, addirittura qualcuno non vuole palla. Per cui Spalletti non sa insegnargli bene perchè i giocatori hanno la possibilità e non lo fanno. Voi accusatemi e io glielo riporto ai giocatori. Florenzi oggi ad esempio ha giocato terzino creando sempre superiorità numerica per cui va fatto giocare la se si comporta cosi. Ha fatto giocate in velocità con Salah che erano una goduria e poi giocate anche in area di rigore, è arrivato 20 volte sul fondo, a Cagliari non è mai partito ed erano tutti sulla fase difensiva. In quel caso li allora come terzino ci vuole Rudiger. Io non ho la soluzione immediata alle cose però guardo e mi rendo conto che bisogna alzare l’asticella del valore e dell’autostima. Poi a Roma c’è il carico di essere la Roma. Ci sono quelli che ci vogliono spaccare dalla mattina alla sera, che vivono per vederci spaccati e bisogna sopportarlo, anzi bisogna ringraziare di aver questo carino qui perchè è segno di avere del valore, bisogna reagire, rialzarsi, non aver paura e controllarla.

Come si fa a far crescere altri 4-5 Totti come ha detto in conferenza?
Non lo so, ma intanto iniziamo ad apprezzare anche altri calciatori, a dargli forza, a dirgli che possono fare lo stesso che fa lui e fargli sentire la stessa fiducia. Perchè probabilmente anche lui dentro i suoi ragionamenti vorrebbe riuscire a dare qualche qualità delle sue a qualcun altro. Proprio mettergliela addosso, una trasfusione di qualità e personalità, perchè così anche lui sa che cosi non si va da nessuna parte se la Roma non riesce a fare quello che ha fatto l’anno scorso e dovrebbe farlo con forza e continuità. Non ci devono essere cali di tensione, ma una squadra che fa una giocata o un gran gol come Muriel stasera, ma dove la squadra va sotto non può succedere, per cui è segno che si abbassa la personalità e la qualità del calciatore morale. Uomini forti destini forti, uomini deboli destini deboli, non c’è altra strada.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti