Spalletti: «Che goduria lo stadio pieno»

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Corriere dello Sport (R.Maida) –  Beata abbondanza. Finalmente Spalletti può scegliere, scegliere davvero, anche a centrocampo. Contro il Chievo torna Pjanic dopo la squalifica. De Rossi e Strootman hanno dimostrato a Genova la loro affidabilità. E poi, come dimenticare, c’è l’uomo copertina Radja Nainggolan che guiderà lo sprint alla Champions League. Nainggolan, lo strano centravanti della nuova Roma. «A lui piace dare un senso di guerra alla partita – spiega Spalletti alla radio di casa – E’ un guerriero che ama far buttare via la palla agli avversari senza permettere loro di cominciare l’azione. Si trova a suo agio, attacca tutti e pressa creandoci dei vantaggi perché va anche al di là di Salah ed El Shaarawy rientrando velocemente».

TANTE SOLUZIONI – Sulle tante opzioni per la formazione, l’allenatore chiarisce: «Ci sono state partite in cui eravamo risicati e non abbiamo detto nulla. Se ora abbiamo qualche giocatore in più siamo felicissimi. La cosa importante è aver capito come comportarci come gruppo. E lo vedo anche durante gli allenamenti: i calciatori sono vogliosi, si aiutano, amano gestire il pallone ma poi sono preparati ad affrontare la situazione nel caso in cui lo perdano».

L’EFFETTO – Domenica, dopo molto tempo, l’Olimpico si ripopolerà superando le 50.000 presenze. E’ una vittoria anche per Spalletti, che più volte aveva fatto appello ai tifosi della Roma: «Questo fa sempre grande piacere. Il calcio è fatto perché ci sia la partecipazione del pubblico. Si deve stare tutti insieme per sentirsi più comodi. Sono sicuro che i giocatori restituiranno alla gente la goduria di avere i tifosi a sostenerli». Battere il Chievo, allora. E sperare nel passo falso del Napoli in ottica secondo posto: «Noi pensiamo prima al nostro lavoro. A Genova chi è entrato ha cambiato la partita. Mi riferisco a Totti e anche a Dzeko. Si vince tutti insieme. E chi entra dopo, deve essere più bravo a inserirsi per dimostrare di meritare un posto».

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