Sfida di Coppa: De Rossi sogna un altro gol per la rimonta

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Insieme a quello del 18 aprile 2010, con la Roma di Ranieri prima in classifica, quello del 26 maggio 2013 e quello del 25 maggio 2015, valido per la Champions, il derby del 4 aprile sarà il più importante della carriera di Daniele De Rossi. E arrivarci dopo aver segnato con l’Italia al portiere dell’Albania e della Lazio sembra già un buon modo. Archiviata (male) la finale di Coppa Italia e (bene) le stracittadine di campionato, il centrocampista tornerà a giocare un derby decisivo­ di Coppa Italia ­dopo 4 anni. Era profondamente diverso, allora, De Rossi: l’annata con Zeman prima e Andreazzoli poi lo aveva visto giocare con più ombre che luci, il futuro a Trigoria era in bilico, come avrebbe poi raccontato Garcia, l’allenatore che lo ha rimesso al centro del progetto. Quattro anni, un matrimonio, due figli, un Mondiale e un Europeo dopo, De Rossi affronterà la Lazio col solito spirito, più maturo rispetto al passato, ma con la consueta consapevolezza che non sarà mai una partita come le altre. Guai a dirglielo, però, perché dopo Italia­-Albania ha spiegato: «Il mio futuro è il campo, quindi l’Olanda e poi l’Empoli». Nessun accenno alla Lazio, nessun accenno al fatto che un gol a Strakosha l’ha già fatto. Ed è una rete che conta: per le qualificazioni Mondiali e per lui, arrivato a 20 centri azzurri come Paolo Rossi. Tra Nazionale maggiore, Under 21 e Roma è a quota 78, più un rigore Mondiale che non vale per le statistiche, ma pesa. Di questi, alla Lazio ne ha fatto solo uno, peraltro inutile, in una partita persa 4-­2 nel 2009.

ZOFF E DERBY – Detto che pagherebbe di tasca sua per segnare di nuovo, prima ci sono due partite: quella con l’Olanda e un obiettivo da raggiungere, perché se dovesse giocare raggiungerebbe Dino Zoff a 112 presenze con l’Italia. «Mi emoziono ogni volta che ci penso e vedo il mio nome a Coverciano», ha ammesso De Rossi, senza negare che nei momenti più difficili, la Nazionale lo ha aiutato a tirarsi su. In attesa di un rinnovo complicato, ma che probabilmente arriverà, De Rossi sorride, dice che «è un piacere vivere le cose così» e si concentra sulla quotidianità. Nell’attesa che qualcosa fuori dall’ordinario arrivi, e iniziare battendo la Lazio il 4 aprile sarebbe già un primo, grande passo.

BARRIERE VIA – Tanto che potrebbe ritrovare la sua curva al completo. Domani, ci sarà l’ultima riunione per l’abolizione delle barriere nelle curve. Se ci sarà l’ok, come si crede, già da martedì scatterà la rimozione.

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