Corriere della Sera – Roma: una squadra per il presente, un’altra per il futuro

Garcia-Sabatini

C’è la Roma di oggi, quella che Rudi Garcia ha voluto per vincere subito e i cui rappresentanti, da Totti a De Rossi, da Maicon a De Sanctis, passando per Keita e Cole, sono calciatori di provata esperienza, anche in campo internazionale.
C’è poi la classe di mezzo, quella composta da chi nella Capitale sta trovando (Nainggolan, Gervinho), ha già trovato (Castan, Pjanic, Strootman) o troverà (Florenzi, Ljajic, Destro, Manolas) una dimensione da top player.

 
E poi c’è una serie di giovanissimi che rappresenteranno il futuro a lungo termine. «Abbiamo costruito la squadra per i prossimi 20 anni», ha detto il presidente James Pallotta il giorno del sorteggio di Champions. Non esagerava, perché a scorrerli uno per uno – al netto della telenovela per Adrien Rabiot – c’è una squadra che già oggi potrebbe giocarsela con una decina di formazioni di serie A.

 
Talenti che Garcia ha già in rosa o che la Roma ha deciso di mandare a giocare: della prima categoria fanno parte il portiere Skorupski (classe ’91), il difensore Somma (’95) ma soprattutto Salih Uçan (’94), Paredes (’94), Sanabria (’96, già convocato con la nazionale maggiore del Paraguay) e Iturbe, 21 anni e fiore all’occhiello della campagna acquisti. I rappresentanti più in vista della seconda categoria, invece, sono Romagnoli e Jedvaj: il primo è andato ieri in prestito alla Sampdoria, dove troverà quella continuità che non ha mai avuto in giallorosso, il secondo è già protagonista al Bayer Leverkusen (è in prestito biennale), dove ha già giocato titolare nei preliminari di Champions e in Bundesliga (un gol e un autogol nell’ultima gara di campionato). Il quarto difensore romanista sarà Mapou Yanga-Mbiwa, francese di origini centrafricane, 25 anni, ex Montpellier e Newcastle, preso in prestito con opzione di riscatto. Ci sono poi Viviani e Pettinari (’92) che proveranno a portare in serie A il Latina per convincere Garcia a riportarli alla base.

 
Un punto di riferimento per tutti è Federico Balzaretti, che oggi, in una conferenza stampa convocata ad hoc, spiegherà nel dettaglio, coadiuvato dal dottor Colautti, i problemi fisici che negli ultimi 10 mesi lo hanno tenuto lontano dal campo. Escluso un ritiro anticipato; probabile la spalmatura dello stipendio che aiuterà anche il monte ingaggi. Un bell’esempio.

 

 

Corriere della Sera – G.Piacentini

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