Roma, dopo il Porto si cambia: Spalletti ripensa al falso nove

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Repubblica.it (M.Pinci) – Qualcosa cambia. Nella filosofia principalmente, perché l’approccio alla partita contro il Porto ha deluso sia Spalletti sia la dirigenza (e pure con l’Udinese la squadra era entrata male in campo). Ma anche negli uomini potrebbero esserci delle novità. L’ultima idea è ripristinare il vecchio “falso centravanti“. Il sacrificato, così, sarebbe Edin Dzeko.

RITORNO AL FALSO NOVE – Tre gare da titolare, un gol, qualche assist, un rigore conquistato. E poco altro. Dopo il rodaggio, Edin Dzeko deve dimostrare a Roma di essere il centravanti per cui si era riempita Fiumicino. Il problema è che per farlo rischia di dover attendere. Dopo lo 0-3 col Porto qualcosa potrebbe cambiare, nell’attacco romanista. Già da domenica a Cagliari, contro l’ex giallorosso Borriello (3 gol lo scorso anno contro la Roma). Spalletti sta valutando di ridisegnare la prima linea. E pensa di ritornare alla formula che lo scorso anno ha accompagnato la rimonta in campionato fino al terzo posto: quella con il “falso nove” al centro dell’attacco, con Salah e El Shaarawy a girare intorno al finto centravanti Perotti. “Dobbiamo riconquistare quello che abbiamo perso col Porto“, ha detto ai suoi giocatori. E allora perché non affidarsi agli stessi che lo condussero a quella rimonta. Anche perché nella Roma che, parola del suo allenatore, deve migliorare la velocità nel far girare la palla, alleggerire la prima linea può offrire una soluzione di passaggio in più e soprattutto un uomo in più capace di giocare palla nella zona calda del campo. In attesa di trovare l’uomo che sostituisca davvero Pjanic nel cervello della Roma. A restare fuori sarebbe invece Dzeko: a cui il bilancio delle prime tre gare ufficiali non è bastato per prendersi un posto da intoccabile nel domino giallorosso.

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