La Repubblica – Roma, non solo sorrisi: Destro diventa un caso

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La serata dell’Olimpico lascia attaccate addosso alla Roma due immagini, addirittura opposte. La linguaccia di Rudi Garcia a Nainggolan, che a fine partita gli indica il maxischermo su cui compare il gol del Genoa che restituiva alla Roma il primo posto in classifica. Ma anche il volto cupo di Destro, cui il quarto gol stagionale non ha restituito il sorriso, ma sciolto la lingua: “Il mister fa le sue scelte, io farò le mie“, sono parole da resa dei conti, se non ora a fine stagione. Intanto Garcia perde Astori e rischia a Napoli di presentarsi anche senza Manolas.

 

DESTRO COME MONTELLA: GOL E POLEMICHE – Un gol ogni due tiri e mezzo, eppure non basta per sentirsi appagato. Non se per sfogarti devi aspettare la cenerentola di turno all’Olimpico e poi sederti in panchina nei match di cartello. A Destro il ruolo di bomber part-time non piace e l’ha detto. Anche a Garcia. Titolare e sempre a segno negli ultimi 4 match di campionato all’Olimpico con Cagliari, Verona, Chievo e Cesena. Ma spettatore fisso contro avversari di maggiore spessore, dalla Fiorentina al City, dalla Juve al Bayern. Una situazione che al centravanti non può piacere: “Ha sposato il progetto Roma e vuole farne parte da protagonista, tutto qui. Non serve montare un caso“, giura l’agente Renzo Contratto, con cui Mattia ha parlato sulla strada per Trigoria. A qualcuno, magari, i mugugni di Destro possono aver ricordato la famosa bottiglietta scagliata da Vincenzo Montella verso Fabio Capello nell’anno dello scudetto del 2001: capitò a Napoli, guarda caso prossima destinazione sul diario di bordo dei giallorossi. Tredici anni fa più l’aeroplanino segnava, più restava a guardare. Quello che oggi capita al centravanti ascolano.

 

ASTORI NIENTE NAPOLI, MANOLAS STRINGE I DENTI, MAICON COL BAYERN – I problemi più urgenti però, per Garcia, sono altri. Perché il prezzo pagato dalla Roma per riprendersi il primato contro il Cesena verrà pagato ancora in perdite di uomini. L’ultimo a fermarsi è Davide Astori: “Mi sono stirato“, ha detto dopo appena 9 minuti della ripresa al medico che lo raggiungeva in campo. Infortunio muscolare al flessore sinistro, e in attesa di conoscere l’entità del guaio il tecnico ha già saputo di dover rinunciare a lui sabato a Napoli. Tornerà Yanga-Mbiwa. Ma i probolemi non finiscono qui, perché anche Manolas ha chiuso la gara dolorante, per un trauma contusivo al ginocchio sinistro: lo staff medico conta però di rimetterlo in piedi in tempo per il viaggio partenopeo. Viaggio a cui difficilmente prenderà parte Maicon: per il brasiliano che combatte ancora con un dolore al ginocchio l’obiettivo più verosimile è Monaco di Baviera, per il match di mercoledì contro il Bayern di Guardiola.

ALLERTA PER IL VIAGGIO A NAPOLI – Intanto la Roma prepara il viaggio partenopeo con particolare attenzione alla questione sicurezza. Per questo fino all’ultimo il club giallorosso ha mantenuto fino all’ultima una doppia prenotazione: quella in un albergo in centro e l’altra, in periferia, a due passi dallo stadio, che avrebbe preferito per evitare problemi. E anche per il viaggio il club tiene aperte due possibilità: arrivare nel capoluogo campano in pullman oppure addirittura in aereo, nella serata di venerdì, in modo da evitare situazioni di rischio lungo il tragitto. Soluzione, questa, suggerita addirittura dal questore di Napoli. Il timore infatti è che con la trasferta vietata ai tifosi romanisti l’obiettivo di eventuali esagitati in cerca di vendetta – attesi, dopo i fatti che hanno portato alla morte di Ciro Esposito – possa diventare proprio la squadra. Profilo bassissimo allora, per evitare problemi e incontri spiacevoli.

 

M.Pinci

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