Ranieri: “Da ragazzo avevo ambizioni da attaccante ma non segnavo così Tessari mi chiese di giocare difensore. Mai avuto problemi di fantasia con i giocatori, ho allenato Totti, Zola, Rui Costa”

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Claudio Ranieri, mister del Leicester, è stato intervistato da Rivista 11 e ha parlato del suo modo di allenare e del passato da giocatore. Queste le sue parole:

Prima tavola del decalogo ranierano?
“O posso lavorare come dico, oppure arrivederci e grazie. Posso stare antipatico a qualcuno, ma tutto ciò che ho ottenuto l’ho ottenuto da solo. Non sono salito né sui carri né sui carretti. Non ho mai avuto il problema di uccidere la fantasia. Ho allenato Zola, ma anche Totti, Rui Costa, Del Piero e Francescoli. Con quei campioni mi sono trovato benissimo e credo che loro possano dire lo stesso”.

Ci dica perché…
“Gliel’ho già detto. Ho sempre cercato di dare un’organizzazione cercando di integrare la fantasia nell’equilibrio, il colpo di genio nell’insieme, il guizzo singolo nel lavoro in comune. Il tutto, tenendo presente un assunto fondamentale”.

Che calciatore era Claudio Ranieri?
“Da ragazzo avevo ambizioni da attaccante, ma non segnavo mai. Così Luciano Tessari, storico vice di Liedholm che già alla fine degli anni ’60 era il secondo di Helenio Herrera alla Roma, mi fece la proposta indecente: Ma se ti chiedessi di giocare in difesa?”.

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