Quell’«orgia di gol» è come un film porno

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Il Messaggero (P.Mei) – La settima Rete, quella con la maiuscola giacché è il web, è la rete che fa peggio: perché ci vuole tutta l’ironia dei romani romanisti per sorriderne. Il cinguettio è feroce: non c’è un post al sole dopo il 6 a 1 che ha visto la Roma travolta al Camp Nou. E si entra a piedi uniti nel porno: se cercate un’orgia eccovi gli highlights di Barcellona-Roma, suggerisce uno di quei siti che raccolgono un volume di accessi miliardari ed una presenza di navigazione che supera gli otto minuti a botta anche se c’è da credere che ci si soffermi più su altri prodotti video che non sui momenti topici di una partita di calcio per quanto di Champions e per quanto con un finale che un altro sito hot (porno o hot: la differenza c’è, e si vede) suggerisce somigliare ad uno dei tag più gettonati dagli internauti del settore, la gangbang, sesso violento di gruppo con particolare predisposizione alla sodomia ed invita i blaugrana a scegliere questa catalogazione. PornHub ha preso la palla al balzo: “Non preoccuparti, Roma. Abbiamo un posto speciale per te sul nostro sito: è nella sezione Gangbang”. Anche youporn si è accodato: “Hey,Barcellona, in quale categoria del nostro sito ti piacerebbe comparire come stella?”.

E’ una novità questa dell’highlight nel porno: ci sarà un domani la moviola? Il time laps? Le passioni si stanno sommando: del resto è di poco tempo fa una ricerca specifica che indicava nei calciatori i più ricercati negli hub del settore, primo Cristiano Ronaldo, secondo David Beckham e terzo, a sorpresa, il madonnino Leo Messi, pur se poi la ricerca dava la malinconica risposta “nessun risultato trovato”. “Avete un problema di buche? chiamate il Barcellona che vi asfalta”, è un tweet di quelli che mettono insieme le disgrazie quotidiane dei viventi nella Capitale e le ricorrenti sfortune della “Maggica” quando s’aggira per i campi della Champions. “Digito ergo sum” è il nuovo credo ai tempi del selfie e del tag, altro che il “Cogito ergo sum” che ci facevano studiare con Cartesio e la filosofia: vite da schermo, e qui da scherno.

E la Rete, settima o d’altro numero, tutto mescola, il porno e il terrore, il tennis (banale ma il 6 a qualcosa, nel caso a 1, subito accende il richiamo racchettaro) e l’amore, con quel “6 unica” che il Capitano dedicò a Ilary e che qualcuno ha rispolverato dando a Totti del Nostradamus, perché poi, gira gira, è lui che occupa il cuore romanista e il pensiero laziale a tempo pieno. Il terrore, e qui il discorso dovrebbe farsi più serio, ha portato all’hashtag “#PrayforRoma”, che nei giorni di Parigi non è proprio la più leggera delle invenzioni. Il tennis, invece, ha un che di sportivamente simpatico: la foto dei giocatori della Roma al Foro Italico durante gli Open d’Italia è insieme scontata e irriverente (giocarono per beneficenza sulla terra rossa); l’idea di Federer prossimo avversario è un omaggio al meglio del meglio della racchetta; Garcia che dice “Ah, non era la Davis?” ispira tenerezza, mentre Ferguson e Guardiola si sorridono “daje che il record è salvo” alludendo al fatto che Manchester e Bayern ne fecero 7. “Sòna, che te passa” suggeriscono a Garcia con tanto di violino, rifacendogli il verso di quella volta contro la Juve. Contro l’Atalanta (e oltre) si pretende un altro spartito, o almeno un’altra suoneria.

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